venerdì 28 dicembre 2007

Media compiacenti con una sinistra colpevole.

Curioso! Il disastro provocato dall’emergenza rifiuti in Campania, che dura ormai da troppo tempo, con le immagini raccapriccianti che entrano nelle nostre case viene raccontato dai media come un evento naturale contro il quale nulla si può fare per prevenirlo. Neanche fosse un alluvione, un terremoto, un ciclone. Non una parola sulle responsabilità della Regione e dei Comuni e soprattutto mai richiamo per Bassolino o Jervolino. Domanda: ma se questa vergogna fosse toccata a una Regione o a Comuni amministrati dal Centro destra? Beh…allora apriti cielo tutti a strapparsi le vesti e a lanciare invocazioni di dimissioni. Avanti così e la Campania andrà sempre più giù.

martedì 25 dicembre 2007

La lingua batte dove il dente duole.

Almeno a Natale, vorrebbe la tradizione cristiana, tutti dovrebbero provare ad essere più buoni. Accantonare le inimicizie, le rivalità, i rancori, le antipatie e cogliere l’occasione per spendere una buona parola nei confronti di chiunque in questa giornata è d’obbligo. Unica eccezione: Romano Prodi con il codazzo dei suoi “nanetti” che colgono l’occasione per spendere qualche veleno nei confronti di Berlusconi. Ridicolo! La lingua batte sul "Velsconi" che duole.

sabato 22 dicembre 2007

Fiducie con poche meriti

E’ sotto gli occhio tutti, ormai il Governo regge solo grazie ai voti dei senatori a vita. Tra giovedì e venerdì scorso le tre “fiducie” sono passate solo grazie a questi prestigiosi onorevoli che nessuno ha votato ma che si sono trasformati nel partito di Prodi. In futuro i senatori a vita, per evitare che si trasformino in un partito di governo, finiranno per venire nominati, piuttosto che per i meriti acquisiti nei confronti degli italiani, per i demeriti maturati verso la politica.

martedì 18 dicembre 2007

Poche idee e per di più confuse.

Prima ci dicono, non senza ragioni, che è impossibile governare seriamente un Paese che ha 30 e più partiti in Parlamento e pertanto è indispensabile fare una legge elettorale che metta fine ad un simile straziante stato confusionale. Dopo averci scodellato stucchevoli e interminabili discussioni, minacce e litigi ci spiegano che i così detti “nanetti” non possono venire calpestati da un sistema che intenda metterli fuori gioco. Insomma il tanto rumore per nulla di sempre accompagnato dal solito voler non posso.

venerdì 14 dicembre 2007

Visto da destra, visto da sinistra.

Sarà un caso. Se un magistrato si occupa di Fassino o di D’Alema, di Mastella o di Prodi viene punito. Se invece si preoccupa di Berlusconi è protetto e difeso. Chissà mai perché? O invece è chiaro? Anzi lampante.

martedì 11 dicembre 2007

Tutti contro il "Velsconi"

In tempi non sospetti, il 22 novembre scorso, avevo scritto che in molti si sarebbero messi di traverso ad un eventuale accordo tra Berlusconi e Veltroni per un nuovo governo tecnico sostenuto da P.d.L. e P.D., giusto il tempo per rifare legge elettorale, qualche indispensabile riforma e poi alle elezioni e che il migliore vinca. Puntuali come un orologio a cucù tutti gli altri partiti ma non solo, come hanno avvertito che la cosa poteva anche accadere, si sono scatenati infuriati e saccenti dichiarandosi disponibili per un unica fantastica ipotesi: cambiare tutto purché nulla cambi. Con il solito pudore i media nostrani scrivono “tutti contro tutti”. Balle! Tutti contro il “Velsconi”.

sabato 8 dicembre 2007

Sempre in pista i senatori a vita.

Giovedì il Governo ha ottenuto la fiducia con 160 “si” contro 158 “no” grazie al voto dei soliti irriducibili senatori a vita ai quali si è aggiunto l’emerito Presidente Cossiga. Se però si tiene conto dei voti dei soli eletti si scopre che i “no” restano 158 mentre i “si” scendono a 156. Insomma la maggioranza degli eletti che sosteneva questo governo gli ha tolta la fiducia. Qualche tempo addietro, in occasione del primo scivolone prodiano il Presidente Napolitano, se ricordo bene ma sono sicuro di non sbagliare, si era raccomandato che i voti che avrebbero dovuto essere presi seriamente in considerazione per la fiducia erano solo quelli dei senatori eletti. Orbene questa volta si è fatto finta di niente tanto il governo è agli sgoccioli. Sicuri! Non è che passata la festa è anche gabbato lo santo, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato e quel filone di Prodi, zitto zitto, resta lì per un altro anno?

giovedì 6 dicembre 2007

Arriva il "Velsconi".

Bertinotti, leader di Rifondazione comunista, applaudito dall’opposizione scandalizza tutti i “nanetti”della maggioranza – che s’inviperiscono e sputano veleno - e il loro garante, il presidente del Consiglio Prodi, per aver detto che questa esperienza di Governo è alla frutta, com’è ormai da qualche tempo sotto gli occhi di tutti. A sorpresa, ma neanche troppo, dal P.D., principale partito della coalizione che dovrebbe sostenere il Governo, vengono rivolti alla terza carica dello Stato plausi e complimenti, come fa Polito, o qualche vago mormorio a sostegno di Prodi come fa Veltroni. Il “Velsconi” esce dalla rimessa e incomincia a muoversi. Aspettiamo che arrivi in stazione per scoprire quanti e chi si precipiteranno ad occupare un posto in vagone.

lunedì 3 dicembre 2007

Un accordo Silvio-Walter inquieta qualcuno.

Chi ha paura di “Velsconi”? Prodi, Casini, Pecoraro Scanio, Bossi, Boselli, Fini, Giordano, Mastella, Diliberto, Dini eccetera eccetera eccetera …..tanto per fare qualche nome.

domenica 2 dicembre 2007

Mamma mia che paura!.

Marxismo e illuminismo hanno fatto cilecca! E se lo dice il Papa non saranno pochi coloro che finiranno per crederci. Comunque alcuni fatti sono incontrovertibili: la terra non è piatta, è lei che gira attorno al sole e l’oscurantismo fu una boiata. O no?

martedì 27 novembre 2007

Questa è la Rai, la Rai tivvù.

Lunedì pomeriggio su Sky il giornalista Padellaro, perennemente schierato a supporto dell’attuale maggioranza, sollecitava una dura legge sul conflitto d’interesse poiché i politici non avrebbero mai potuto difendersi dagli attacchi lanciati dalle televisioni di Berlusconi. Lunedì sera su Rai uno, televisione pubblica mantenuta in vita con i quattrini degli italiani di ogni colore politico, Celentano durante il gigantesco spottone messo in onda per lanciare il suo nuovo disco trovava il modo di ammonire Berlusconi, sgridare la Moratti ed elogiare Prodi, "lui si che ha imboccato la strada giusta". Sconcertante strabismo.

giovedì 22 novembre 2007

Berlusconi e Veltroni s'incontrano. Chissà?

Berlusconi vuole una nuova legge elettorale, poi Prodi va a casa e gli italiani vanno subito al voto. Veltroni vuole una nuova legge elettorale e modifiche costituzionali essenziali prima d’andare al voto. Un punto di mediazione c’è. Il governo più inviso nella storia repubblicana del paese cade e lascia il posto a un governo delle grande intese sostenuto da P.D. e P.P.L., più chi ci sta per collaborare e non per mettere i bastoni tra le ruote. Mentre governano, cosa che non guasta, fanno insieme una nuova legge elettorale, le modifiche costituzionali, poi tutti al voto e che il migliore vinca. Siccome non è più complicato di così in troppi troveranno il modo di mettere in campo un sacco di “No! Così non si può”.

lunedì 19 novembre 2007

Vietato fumare!

Ai napoletani, oltre ad essere assillati dalla disoccupazione, dalla camorra e dal degrado, può capitare di porre termine ai propri giorni per colpa di qualche pallottola vagante, di fracassarsi il cranio in motorino visto che nessuno li obbliga seriamente ad infilarsi un casco, di essere sommersi dai rifiuti e asfissiati dai miasmi che producono diossina e scusate se è poco. Finalmente c’è una buona notizia per loro, non risolutiva ma quasi: da domenica è vietato fumare quando si è in presenza di lattanti, bambini fino a 12 anni e donne in stato di gravidanza, ma solo nei parchi comunali. Se ne sentiva assolutamente l’urgentissima necessità.

mercoledì 14 novembre 2007

E lo chiamano sport.

Il calcio è l’unico sport, anche spettacolo, al mondo dove il pubblico riconosce meriti speciali a chi segna un goal con la mano e non si fa beccare dall’arbitro, se poi uno si tuffa volontariamente in area e ottiene un rigore è un quasi eroe, chi commette un fallo ma con delle manfrine fa punire colui che l’ha subito è ritenuto bravo, e di colui che con dolenti sceneggiate riesce a farsi assegnare un calcio di punizione a favore si dice che se l’è guadagnato, infine - ciliegina sulla torta avvelenata - se sgambetta, sputa, insulta e molesta l’avversario non visto né dall’arbitro né dal segnalinee né dalla telecamera….hembè chi se ne importa. Che ci si può aspettare da tifosi che gioiscono per simili cose se non peggiori?

lunedì 12 novembre 2007

Lacrime di coccodrillo

Con un interminabile campionato di seria A aperto a troppe squadre, coppa dei campioni, coppa Uefa, Europeo, Mondiale, amichevoli, allenamenti, eccetera, eccetera, il calcio da gioco si è trasformato nell’avvenimento più importante del Paese. Troppi e primi di tutti i media, ci hanno messo del loro perché si giungesse a un simile punto di non ritorno. Inconsapevolmente c’è chi si è illuso di trasformare 11 giovanotti in mutande che corrono appresso ad un pallone in ammortizzatori delle tensioni sociali e sempre più spesso tocca pagare il prezzo di una svista tanto macroscopica. Dopo i fatti di domenica tv e quotidiani versano la solita dose di lacrime di coccodrillo.

venerdì 9 novembre 2007

Se la montagna non va a Maometto...

Roma assomiglia sempre di più ad una città africana. Vuoi vedere che a Walter Veltroni riesce di realizzare uno dei suoi grandi sogni? Visto che gli impegni politici assunti con la guida del P.d. gli impediranno d’andare a vivere in Africa sta provando a portare l’Africa a Roma.

lunedì 5 novembre 2007

Il Panteco - L'eco di Pantelleria -ottobre

Turismo: luci e ombre di Ferruccio Formentini
L’estate è ormai finita. E’ tempo di consuntivi per l’attività del turismo, ormai diventata risorsa e motore dell’economia pantesca. Un’analisi superficiale giusto per segnalare le situazioni più significative e come sempre succede ci si trova a dovere fare i conti con qualche luce ma anche con non poche ombre. Incominciamo dalle note liete. La stagione si è decisamente allungata. Ormai si può affermare che, sia pure con alterne punte di presenze, dalla metà di giugno fino a buona parte del settembre i turisti ci tengono costantemente compagnia. In contro tendenza è invece la decade attorno a ferragosto dov’è ormai scomparsa la folla caotica degli anni passati che però i servizi offerti dall’isola non erano mai in grado di accontentare e tutto sommato meglio così. Nulla di peggio per il turismo che vedere attorno musi scontenti e perfino incazzati che poi fanno all’isola una pessima pubblicità una volta tornati a casa. I trasporti aerei e marittimi anche se non sempre al top sono stati nel complesso, forse per la prima volta da qualche anno in qua, soddisfacenti. I camionisti non hanno fatto penare per il rifornimento dell’acqua ai dammusi. Cuffaro ha mantenuto le promesse e in attesa del nuovo dissalatore (!!!???) non è mai mancato il puntuale arrivo dalla Sicilia della navecisterna con il suo carico di liquido prezioso. Proviamo prendere in esame anche le situazioni che sono stati motivo di malumori. Al primo posto i porti non più in grado di reggere la situazione, anzi diventati dannosi. Per il porto nuovo e vecchio di Pantelleria sarebbe inutile spendere una sola parola. Lo scandalo è arcinoto e il risultato vergognoso è sotto gli occhi di tutti a livello nazionale e internazionale, non per niente dall’isola sono scomparse le barche lussuose di grosso e medio tonnellaggio che non inseriscono Pantelleria nelle loro rotte di crociera. Non è migliore la situazione del porto di Scauri, sembra avere subito un bombardamento a tappeto e se non sarà riparato e rinforzato prima dell’inverno rischia veramente di scomparire travolto dal mare. Archiviate le pene portuali tocca prendere in esame la situazione dei ristoranti in gran parte discreti se non buoni fino al 30 luglio eppoi inaccettabili per tutto il mese d’agosto. Salvo un paio di ristoratori che non hanno perso la testa per rincorrere un facile guadagno, il prezzo base praticato è stato di 50 euro che non dimentichiamolo equivalgono a 100.000 delle vecchie lirette. E sono veramente troppe per degustare, dopo estenuanti attese, un pasto appena presentabile ma a volte perfino impresentabile e troppo sovente innaffiato da vino scadente. E’ inutile pretendere di servire 100 e più coperti quando l’attrezzatura non sarebbe in grado di accudirne meno della metà. E sarebbe bene non dimenticare che sul pesce e i frutti di mare i turisti che provengono dal nord dell’Italia ne sanno certamente molto più di chi vive in riva al mare. Pantelleria intesa come “capitale” dell’isola si è presentata troppo sporca e un po’ sgaruppata, più del solito. Non ha molto senso rinfrescare la segnaletica stradale e togliere le erbacce dai bordi delle strade dopo il 15 agosto. Certo, meglio tardi che mai ma questi sono lavori che dovrebbero essere fatti all’inizio della stagione non alla fine. Non andiamo oltre ma aggiungiamo un’ultima considerazione: il museo Panseca che nel passato aveva offerto esposizioni d’arte e perfino un festival cinematografico è serrato e in vendita, l’anfiteatro dove Albanese offriva a turisti e panteschi cinema e concerti gratuiti è rimasto sigillato tutto l’estate e perfino il festival del cinema mediterraneo Mediart ha definitivamente chiuso i battenti, segnali da non sottovalutare e che la dicono lunga su come si evolve la situazione turistica.

martedì 30 ottobre 2007

L'immaginazione al potere.

Si grattavano la zucca chiedendosi come fare per ridurre i costi della politica, buttare un po’ di fumo negli occhi degli elettori piuttosto seccati e non scontentare nessuno. Tagli non facili quando il Governo è il più numeroso e rissoso mai visto prima da quando c’è la Repubblica. Ma ecco la grande idea. Basta predisporre le cose affinché chi verrà dopo sia obbligato a dimezzare ministri e sottosegretari. Geniale! Dopo aver scialato a più non posso il conto lo si presenta ad altri. Bravi! Bravissimi!

giovedì 25 ottobre 2007

Se avessi 30 euro al mese.

La Fiat vola e anticipa aumento agli operai, titola La Repubblica a quattro colonne in prima e dedicata all’avvenimento ben due pagine. Scettiche le tute blu “non ci cambia la vita”. Come no! Trattasi pur sempre, al netto delle tasse, di un caffè in più al dì……tranne nei mesi che di giorni ne hanno 31.

mercoledì 24 ottobre 2007

Prodi non cade? Colpa di Berlusconi.

Su La Repubblica Massimo Giannini offre una lucida diagnosi sulle cause che rendono inevitabile la fine del Governo ma anche sul perché sia così faticoso per Prodi, inteso come presidente del Consiglio, esalare l’ultimo respiro. Poi, per dare un doveroso colpo al cerchio ed uno alla botte, emette il suo referto anche sullo stato di salute del Polo. Dopo aver spiegato che se “l’Unione non c’è più”anche “il Polo non c’è più”, aggiunge “Nel centrodestra Berlusconi scommette ormai solo sulla vittoria imminente, e sulla base di questa promessa tiene ormai in scacco sia Fini che Bossi e finirà probabilmente per reimbarcare anche Casini”. E che dovrebbe fare? Imbarcare Diliberto e perdere le elezioni per non dare un dispiacere a Massimo Giannini?

domenica 21 ottobre 2007

Il Governo in piazza contro il Governo

L’insolita manifestazione, al mondo mai tentata prima, del Governo contro il Governo ha goduto di un grande successo di pubblico, sostenuto da una critica favorevole. Centinaia e centinaia e centinaia di miglia di manifestanti che protestano con ragione contro salari ormai palesemente inadeguati. Peccato che gran parte tra costoro erano gli stessi plaudenti dei Campi, Prodi, Dini quando riservavano una deridente alzata di spalle ai Tremonti che sollecitavano una maggiore prudenza nell’adottare l’euro. Eppure non ci voleva grande fantasia per prevedere che la moneta unica avrebbe inevitabilmente livellato i costi della vita ai valori europei più elevati lasciando inalterati i ricavi dei cittadini. Di fatto si è assistito ad una svalutazione (negata) del 100% che hanno trasformato le 2.200.000 lire, prima del 2.000 un signor stipendio, negli odierni 1.100 euro, ovvero una miseria. Tutti convengono che con buste paga tanto leggere nella quarta settimana del mese si tira la cinghia. Tutti capiscono che bisogna provvedere. Abbassare i costi o aumentare i ricavi? Nessuno sa però come fare.

giovedì 18 ottobre 2007

Prodi e Veltroni amici per la pelle? Mah!!!

Il Tg uno della Rai, fino a settimana scorsa la voce ufficiale di Prodi, del suo governo e della sua maggioranza, aveva inondato la nazione con i raggi di sole provocati dal lavoro indefesso, ottimo e abbondante di tutti questi suoi beniamini. I risultati dei bravi ed operosi governanti stavano trasformando il Paese in una terra votata al benessere dove gli abitanti non potevano che essere gioiosi e soddisfatti, ora che avevano ritrovato la via verso la felicità. A sorpresa da qualche giorno si assiste ad una mutazione climatica, l’aria da tiepida e serena volge al peggio e rombi di tuoni si aggiungono alle nubi minacciose ormai addensate sopra il Paese. Ma cosa può avere provocato l’improvvisa trasformazione di Prodi da rassicurante papà in un corrucciato patrigno, gli italiani da ricchi in poveri e i governanti in una combriccola perennemente in lite? Vuoi vedere che il suffragio bulgaro che ha fatto di Veltroni il “padre padrone” del P.D. c’entri per qualcosa?

lunedì 15 ottobre 2007

Walter Veltroni ha vinto. Viva Veltroni.

Il sindaco di Roma alla primarie ha stracciato ogni concorrenza, come peraltro era ampiamente previsto. Buon lavoro e auguri al nascente P.D. che dovrà guidare. Veltroni è un grande lavoratore e saprà dare il meglio. Tuttavia c’è un pericolo: se la sua attenzione nei confronti del nascente partito sarà la stessa che ha dedicato alle vie romane, ormai le più sporche e sgaruppate mai viste in una capitale europea….beh allora il disastro è dietro l’angolo.

venerdì 12 ottobre 2007

Dove va il Governo Prodi?

Ieri, se l’U.E. bacchettava l’Italia, le minacciose esortazioni erano Sacre Tavole davanti alle quali bisognava inchinarsi nella più assoluta obbedienza. Ieri, quando il Governatore della BankItalia esprimeva il suo dissenso nei confronti di scelte economiche del Governo, le parole diventavano Vangelo. Oggi i medesimi personaggi, che solo 18 mesi fa sostenevano tutto questo, senza neppure fare una piega invitano, con ancor maggiore veemenza, l’U.E. a non infastidire il manovratore con superflue raccomandazioni perché “Lui” sì che se ne intende, e non contenti ignorano le ramanzine del Governatore della Bankitalia con un’alzata di spalle e buona notte al secchio. Due pesi e due misure? Mancanza di argomenti? Facce di bronzo? Ieri, oggi e domani…tutti giù per terra.

martedì 9 ottobre 2007

Le stampelle di Visco

Le stampelle ai senatori a vita, intese come simbolico riferimento al loro attuale ruolo? Ahinoi, è l’ennesimo sberleffo a brandelli delle istituzioni. E’ purtroppo evidente che quasi tutti i senatori a vita ci hanno messo del loro, nonostante le proteste crescenti nel paese, nel voler insistere a votare non secondo coscienza, come prevede il ruolo che rivestono, ma secondo appartenenza. Sostenere, al di là delle convenienze, il governo meno amato dagli italiani negli ultimi cinquant’anni, fino al punto di mantenere con i loro voti, su una poltrona che comunque rimane traballante, il Viceministro più inviso anche dalla sua stessa maggioranza, qualche conseguenza avrebbe finito per averla. Peccato! Un filino in più di moderazione da parte di queste stimabilissime personalità della scienza, dell’industria, della politica certamente sarebbe stata maggiormente apprezzata.

venerdì 5 ottobre 2007

Columbus Day in diretta su Gensitalica

Per la prima volta in Italia la diretta da New York della Parata del Columbus Day

L’ 8 ottobre 2007 l’Associazione Gens Italica Network, in esclusiva sul sito web www.gensitalica.net, trasmetterà in diretta mondiale su internet la Parata del Columbus Day di New York.

La parata del Columbus Day è organizzata sin dal 1929 dalla Columbus Citizens Foundation, la storica organizzazione onlus di New York che ha dedicato tutta la sua esistenza a valorizzare il retaggio culturale italoamericano.

La parata è un appuntamento da non perdere fatta di carri, tradizione, personalità, spettacolo e un’enorme moltitudine di partecipanti.
Questo corteo multicolore (e sopratutto Tricolore) sfila festosamente sulla 5th Avenue di New York di fronte a milioni di spettatori che lo seguono in TV da tutto il mondo.

La Parata è l’evento centrale della settimana di manifestazioni, la Columbus Week che, ricordando Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America, propone esposizioni sul “made in Italy”, sull’arte e sulla creatività italiane nei luoghi più famosi di New York che richiamano milioni di visitatori. Ogni anno si celebra il contributo offerto dagli italoamericani alla nazione che li ha accolti con una grande partecipazione degli americani, ma anche dei rappresentanti dell’Italia istituzionale, artistica e produttiva.

La trasmissione è il frutto di un accordo tra l’Associazione Gens Italica Network, con il supporto tecnologico del Caspur di Roma, e la Columbus Citizens Foundation, unitamente alla NBC che cura le riprese televisive, e sarà presentata dalla famosa giornalista economica Maria Bertiromo. Essi intendono, così, promuovere un contatto diretto e duraturo con tutti gli italiani e con tutte le comunità di origine italiana presenti nel mondo.

La possibilità di vedere per la prima volta in Italia lo svolgimento integrale della Parata consentirà agli italoamericani ed a tutti gli americani che lavorano e soggiornano nel nostro paese di sentirsi sulla Fifth Avenue di New York.

Per assistere alla diretta della Parata del Culumbus Day, che inizierà alle ore 12,00 a.m a New York e alle ore 18,00 in Italia, è sufficiente disporre di un buon collegamento ad internet e visitare il sito web dell’Associazione www.gensitalica.net. Sul sito è anche possibile recuperare tutte le informazioni sulla parata e collegarsi al sito della Fondazione.

lunedì 1 ottobre 2007

Informazione al macero

Il Panteco – L’eco di Pantelleria. Agosto 2007.
Di Ferruccio Formentini
Il periodico L’opinione di Pantelleria nel 2007, dopo quasi un decennio di onorato servizio, ha chiuso i battenti. Non è stata una scelta di chi con molta volontà e come tornaconto la soddisfazione di offrire un servizio alla comunità, si è dato da fare pur di tenerlo in vita. Anzi per la verità il numero di marzo 2007 è andato regolarmente in stampa e in distribuzione, ma non è mai stato spedito dall’editore nell’isola. Uno sgarbo gratuito ma non il solo. E’ stata una scelta irrevocabile alla quale non è stato possibile trovare qualsiasi mediazione nonostante l’offerta di sponsorizzazione che la Banca Nuova aveva cortesemente messo a disposizione sotto forma di pubblicità. La nuova proprietà de L’opinione delle libertà aveva deciso di sopprimere tutti gli inserti con riferimenti campanilistici e così è stato. E come a L’opinione di Pantelleria, è stata staccata la spina anche a L’opinione di Firenze, di Massa Carrara, di Pisa e Livorno, di Milano. Insomma l’unica magra e forse un po’ macabra, consolazione rimane il fatto che al macero ci siamo almeno andati in buona compagnia. Tuttavia, come succede qualche volta, non tutti i mali sono venuti per nuocere. Nel nostro caso, superato lo sgomento iniziale, l’avvenimento pur sgradevole permetterà la fusione tra le energie che sostenevano localmente L’opinione di Pantelleria e quelle de il Panteco, che già ci ospita. Il risultato non potrà che essere positivo se ovviamente nessuno si farà prendere dall’antico vizio pantesco che tende prediligere l’esclusione piuttosto che l’inclusione, di questo o quello, nei propri orizzonti. Comunque per quanto riguarda chi scrive l’unica via seriamente percorribile è quella di collaborare per la crescita de “il Panteco”, già testata storica dell’Isola e oggi l’unico foglio indipendente rimasto in circolazione. L’informazione è indispensabile per sensibilizzare una comunità come la nostra così spesso più indifferente che disinteressata ai fatti dell’isola ma è utile anche ai filopanti, ovvero i turisti proprietari di dammusi, per mantenere costanti i loro rapporti con Pantelleria soprattutto nei molti mesi dell’anno che li vede in gran parte assenti dall’isola. Dopo tutto sapere per tempo quanto è accaduto o cosa potrà succedere al porto, al trasporti, al dissalatore, all’ospedale, alle strade, alla tassa sui rifiuti piuttosto che all’Ici non potrà che giovare alla serenità del loro soggiorno estivo. Il nostro progetto è semplice: fare il possibile per potenziare, migliorare e far crescere, con il lavoro e la buona volontà di tutti, il Panteco. E mentre ci auguriamo che i già affezionati lettori del “fu L’opinione di Pantelleria” lo diventino anche di questo mensile cogliamo l’occasione per invitare chi non è residente nell’isola a sottoscrivere l’abbonamento per ricevere il Panteco ogni mese nella loro città. Gli interessati, che così facendo daranno anche un contributo fattivo per raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo, potranno rivolgersi al dott. Antonio Casano presso la SicilCassa di Pantelleria.

Demagogia a gogò.

Il governo Prodi ha colto l’occasione di una finanziaria, da ridotta della Valtellina, per proporre con fermezza la riduzione dei parlamentari. Tra loro c’è chi ne vorrebbe solo 400, chi 450, chi 500 e perfino chi qualcosina più o qualcosina meno. In attesa che si accordino sul numero si fanno comunque prepotenti due domande. La prima: perché si sono dati tanto da fare per affossare il referendum sulle modifiche alla costituzione del precedente governo che già prevedevano non solo la riduzione dei parlamentari ma anche maggiori poteri al premier? Eppoi come pensano di tagliare i parlamentari senza ricorrere al loro parere che ben difficilmente sarà favorevole, con una sega elettrica o con un’accetta? Fragranza demagogica.

giovedì 27 settembre 2007

Ma il Ministro Amato lo sa o non lo sa?

Il ministro Amato, ma non è nuovo a questa esternazione, è favorevole all’uso del velo per le donne musulmane poiché da noi lo indossano anche le suore. Intanto le suore si coprono la testa con questo indumento perché hanno fatto, per loro libera scelta, un voto al Signore e non perché glielo impone il marito, il fratello o il padre, insomma un maschio come succede quasi sempre per le donne musulmane. Inoltre da tempo le suore, almeno la stragrande maggioranza tra quelle che si vedono in giro, di velo ne portano solo una modesta testimonianza. Poco più di una piccola cufia che lascia libero tutto il volto, le orecchie e buona parte dei capelli….appunto quei “conturbanti” riccioli che i musulmani (maschi) vogliono assolutamente nascondere. Ministro s’informi.

venerdì 21 settembre 2007

Prodi e il giovedì nero.

Romano Prodi ha così liquidato il giovedì nero della sua coalizione costretta a ritirare al Senato le proprie mozioni visto che la maggioranza non c’era più: “La maggioranza ha retto. Abbiamo evitato la spallata”. Un po’ come la storiella di quel pugile che quando il gong lo salva dal KO, altrimenti inevitabile, sedendosi completamente suonato al proprio angolo dice al suo secondo rivolto all’avversario: “Visto! Gli ho messo paura”. E il secondo: “Altroché temeva d’averti ucciso”.

martedì 18 settembre 2007

C'è chi sale e chi scende.

L’ultimo sondaggio pubblicato su “La Repubblica” ha confermato che Forza Italia è sempre il primo partito nazionale con il 27% e terrebbe dietro il nascente Partito Democratico che, secondo il sondaggio non andrebbe oltre il 26% e qualche decimale, nonostante il gran baccano quotidiano provocato dalla campagna per le primarie che devono consacrare Walter Veltroni leader maximo. Insomma in barba a tutto e tutti Forza Italia c’è. Nel sondaggio fa capolino un altro dato sul quale quasi nessuno si è soffermato con la necessaria attenzione: Berlusconi occupa solo il quarto posto nelle preferenze degli elettori preceduto da Veltroni, Fini e perfino Casini. Insomma pare di capire che Forza Italia sale anche se il Cavaliere scende. Vuoi vedere che gli azzurri non sono più Silvio dipendenti?

lunedì 17 settembre 2007

Cretino a chi?

“Garibaldi era un cretino”. Lo dice Bossi e chissà forse sarà stato anche vero. Ma il Senatur dovrebbe essere più prudente nel fare simili affermazioni. Dopo tutto a seguire “l’Eroe dei due mondi” con entusiasmo sconfinato e incondizionato furono soprattutto i bergamaschi.

venerdì 14 settembre 2007

La terra se ne impipa dell'uomo

Non pochi sembrano interessati a scatenare la guerra santa ambientalista. Nuova parola d’ordine qualsiasi sacrificio pur di evitare i cambiamenti climatici provocati dall’uomo. Sicuri che siano proprio gli uomini a poter fare tutto questo o in una simile affermazione c’è racchiusa una notevole dose di presunzione? I graffiti delle grotte del Sahara ci confermano che dove oggi c’è sabbia un tempo neppure troppo lontano c’erano boschi, fiumi, cervi e leoni. Quando Cesare sbarcò oltre Manica si rese conto che allora a quella latitudine cresceva la vite. I Vichinghi che pure se ne intendevano di ghiacci e neve chiamarono la loro scoperta oltre Atlantico “terra verde” e lo avranno fatto a ragion veduta. Nel 1600 laghi e fiume gelavano con grande facilità in inverno anche al sud della Alpi. Solo alcuni delle tante mutazioni climatiche avvenute impipandosi dell’umanità. La verità è che la terra, intesa come mondo, non vede alcuna differenza tra l’uomo e la zanzara.

mercoledì 12 settembre 2007

Fuori dalla disputa? Sarà!

Era veramente difficile, anche per chi abita al Quirinale, non avvertire il baccano suscitato dalla defenestrazione senza giusta causa di Angelo Maria Petroni dal Cda della Rai per proiettare sulla sua poltrona un prodiano doc, che tra l’altro dovrà anche sistemare su ogni sgabello e trespolo disponibile i propri fedelissimi. Ma Napolitano si è affrettato a spiegare che lui parla a nome di tutti e per non intervenire in dispute politiche a volte deve fare finta di non sentire. Se lo dice il presidente della Repubblica è certamente vero. Tuttavia sono in molti a pensare che l’insensibilità auditiva scatta soprattutto quando le beghe potrebbero danneggiare l’immagine della sinistra. D’altronde buon sangue non mente e le solide radici contano pur sempre qualcosa.

lunedì 10 settembre 2007

Le tasse, più le mandi giù più vanno su.

Lunedì 10 settembre. I principali quotidiani che hanno sostenuto fin qui Prodi finalmente dicono la verità e la sbattono in prima. Corriere della Sera: Padoa-Schioppa:non alzeremo le tasse. La Stampa: Tps: non aumenteremo né debito né imposte. La Repubblica: Rigore niente tasse in più. Ma intanto c’è però chi tira l’ovvia conclusione. IL Giornale: E’ ufficiale non tagliano le tasse. E due italiani su tre, come rileva Mannheimer, sono delusi dal Governo. Ma va?

mercoledì 5 settembre 2007

Postcomunisti o neosocialisti?

Qualcuno vedrebbe bene il noto postcomunista Angius come presidente dei partitini socialisti riuniti. Come promuovere Ezechiele il lupo a fratello maggiore dei tre porcellini.

martedì 4 settembre 2007

Una politica di serie B

Mentre una parte della maggioranza si preoccupa di dare la stura a un dibattito acceso e perfino fantastico su chi sarà il più bravo/a e bello/a del reame nel futuro Pd, una fetta consistente dell’opposizione si affanna, per certi versi angosciata, esclusivamente attorno al fenomeno Brambilla e ai sui successi futuri. C’è chi giura che i 5.000 circoli sono un bufala mediatica, chi ricorda che alla lunga per fare politica non bastano della gambe affusolate, altri si chiedono con malizia chi la finanzia e la sostiene, alcuni già studiano marchingegni per sgambettarla alla prima occasione, ma c’è anche chi scommette sulla sua buona stella che potrebbe risplendere in tempi neppure troppo lontani sulle poltrone più prestigiose del Palazzo. La politica nazionale è tutta qua. Un po’ pochino e intanto cresce, ma guardarsi indietro non è mai un bene, la nostalgia per la prima Repubblica.

sabato 25 agosto 2007

L'Italia brucia


Io fondo un partito. No! Tu non puoi, sennò non sono più tuo alleato. E allora io ne fondo due. Uno per tenere a bada te e l’altro per tenere sotto tiro gli altri che stanno fondandone già uno. Ridicolo! Il nostro partito sarà comunque più democratico del tuo perchè noi non accetteremo coloro che non la pensano come noi, a nostro insindacabile giudizio. Impossibile! Il mio sarà così tanto democratico che per essere sicuro che nessuno faccia “fulcini” a guidarlo ci sarà solo chi dico io. Ma noi, che siamo più bravi, chiameremo i simpatizzanti ad eleggere con un libero voto il leader, anche lui talmente bravo che si è già messo al lavoro. Il leader del mio partito invece sono io che sono bravo ma anche il più amato dagli italiani. Non ci resta che attendere con ansia la fine dell’estate. Oltre ai terribili falò ci è toccato anche il falò delle vanità.

lunedì 13 agosto 2007

Un'estate di tutto di più.


Scarcerazioni troppo facili e Vassalli, il padre del codice, osserva: “toghe troppo lassiste”. Il deputato Caruso si autosospende, si dimetterà solo dopo che lo hanno fatto i 25 onorevoli colleghi condannati per le tangenti. Evvai. Mille baci gay contro Gentilini, c’è però chi assicura che non è così che si risolverà il problema nazionale della bassa natalità. Prodi: “Hamas esiste e bisogna dialogarci”, ma anche mafia, ’ndrangheta e camorra esistono. Che fare? Dialogarci? Capperi, un bel dilemma. Il Pil sottovoce diventa sempre più evanescente mentre a gran voce c’è chi vedrebbe bene la vendita degli ori di famiglia. Casini e Follini si scambiano sgarbati apprezzamenti secondo loro più che giustificati sui rispettivi operati, ma perché hanno aspettato fino ad ora per rendere noto quanto in molti da tempo sospettavano? La lotte interne del nascente Pd si fanno giorno dopo giorno sempre più raccapriccianti, un modo innovativo per garantire stabilità ad una coalizione che traballa vistosamente. E l’estate non è finita.

venerdì 3 agosto 2007

Incongruenze casiniane

Casini alla proposta rutelliana per un salto della quaglia risponde così: “non credo che Rutelli sia così sprovveduto da sbagliare i numeri. In realtà, i nostri parlamentari non sarebbero sufficienti a sostituire quelli della sinistra radicale” Tuttavia il leader dell’Udc afferma che farà il possibile e darà battaglia perché il centro destra cambi la leadership di Silvio Berlusconi”. Per carità, in politica tutte le opinioni sono lecite ma perché mai l’ex presidente della Camere dovrebbe essere più sprovveduto di Rutelli? Infatti sarebbe piuttosto difficile, anzi tempo sprecato, tentare di dare il benservito a il leder indiscusso di un partito che i sondaggi danno ad oltre il 30% del voto nazionale e detiene quasi personalmente più del 50% dei suffragi del centrodestra. O no?

venerdì 27 luglio 2007

Cuor di Leone

Il presidente della Repubblica ha voluto precisare che Lui, contrariamente a quanto qualche improvvido va ciarlando in giro, non è il Presidente di una parte politica ma lo è di tutti gli italiani. Dopo di che, senza fare né una pausa ne mettere un punto e virgola, bacchetta severamente ma serenamente la magistrato milanese che ha osato, oh perbacco, mettere sotto scopa i suoi ex “compagni” del PciPds - Ds e oggi, impegnati più di sempre a sostituire l’etichetta alla maglietta, fulgidi campioni del nascente Partito Democratico. Senza commento.

martedì 24 luglio 2007

Veltroni e la democrazia malata.

Walter Veltroni:“La democrazia italiana è malata. Ecco le dieci riforme per cambiare”. La ricetta: Superare il bicameralismo perfetto; Drastica riduzione del numero dei parlamentari; Riformare legge elettorale; Rafforzare la figura del presidente del consiglio; Rafforzare le garanzie nel sistema maggioritario e bipolare; Corsia preferenziale per approvare i ddl governativi; Escludere la costituzione di gruppi; Completare la riforma federale dello Stato; Attuare l’articolo 51 della Costituzione; Riconoscere il voto ai sedicenni per le elezioni amministrative. Tranne per il voto ai sedicenni nutriti a concerti rock dal sindaco di Roma, trattasi punto per punto di quanto già previsto nella riforma costituzionale del precedente Governo bocciata dal referendum popolare grazie all’impegno profuso nelle piazze e sui media da Veltroni e dai suoi compagni di squadra. Insomma non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

giovedì 19 luglio 2007

L'uomo fantasia.

Il ministro Amato dopo la scoperta del sistema siculo - pakistano per far rigar dritto le femmine rispolvera con nostalgia i bei tempi andati di quando, secondo lui, le donne erano riservate, modeste e velate. Che sia un caso straordinario di talebanismo acuto?

lunedì 16 luglio 2007

Senatori a vita così così.

Dopo che per ben due volte i senatori a vita hanno salvato con il loro voto il governo, è ovviamente esplosa di nuovo la polemica. C’è chi sostiene che i sentori a vita sono senatori come tutti gli altri e chi invece afferma che non è del tutto vero visto che nessuno li ha eletti. C’è chi ritiene che farebbero molto meglio a godersi gli onori, che non sono pochi, limitandosi ad intervenire con il loro esempio quando si tratta di salvare la patria, invece che agitarsi solo per prolungare la vita ad un governo agonizzante. C’è chi pensa che il loro dovere dovrebbe essere soprattutto quello di essere un esempio per tutti i cittadini. Insomma come sempre c’è chi la vuole cotta e chi cruda. Un fatto è certo, non è una cosa ben fatta per delle stimate persone di chiarissima fama, almeno agli occhi della stragrande maggioranza degli italiani, tenere a galla un governo litigioso, inviso alla maggioranza del paese, che non ne azzecca una e non trascura occasione per mostrare un’arroganza strepitosa.

giovedì 12 luglio 2007

E giù botte.

Il “signor sottile” ha preso una cantonata che tanto sottile non è apparsa quasi a nessuno. Picchiar le donne non può essere liquidato come un semplice vizio siculo pakistano. In realtà si tratta della sopraffazione attraverso pugni e schiaffi, ma non solo, di chi non ha argomenti ma è più forte, sul più debole che oltretutto magari vanta un sacco di ragioni a proprio favore. Il ministro Amato se ne faccia una ragione, succede troppo sovente a tutte le latitudine, in tutto il mondo, tutti i giorni. A farne le spese sono ovviamente soprattutto le donne e i bambini, strutturalmente meno forti, ma non solo. L’usanza è praticata particolarmente nelle comunità agricole molto arretrate ma può presentarsi anche nei quartieri più scic di Parigi, Londra, New York, tutte città piuttosto lontane tanto dalla Sicilia che dal Pakistan. Non sono certi film, ormai antichi di quando in Italia si sapeva fare cinema, bellissimi ma particolarmente grotteschi che possono giustificare l’orrenda gaffe. Liquidiamola come una battutaccia di pessimo gusto che un ministro della Repubblica doveva saper evitare.

mercoledì 11 luglio 2007

Tutti contro tutti.

Mastella apre un blog anti-Tonino, ovvero il ministro Di Pietro che intanto dal suo blog spara contro il Guardasigilli. Le toghe, così sovente vicine all’Unione, scioperano contro la riforma del Governo che giudicano indigesta. Nel Partito di Rifondazione Comunista crescono i dissidenti e già quattro annunciano di votare no la Senato sulla previdenza. Il ministro della Difesa e la ministra Bindi si dichiarano pronti a candidarsi contro il candidato-unico Veltroni e nuovo messia della sinistra al caviale. Dall’Australia spuntano prove sui brogli elettorali a favore dell’Unione. Pollari minaccia di dire tutto sugli spioni e gli spiati. E intanto l’indice di gradimento del governo va sempre più giù. Un gran casino che Fassino spera di risolvere con Casini.

lunedì 9 luglio 2007

Non tutti i diritti sono uguali.

Nel 1992 la magistratura mise a punto una inedita tesi accusatoria “non poteva non sapere”. Ovviamente c’era sempre qualcuno che invece “poteva non sapere” e così alcuni finirono nel tritacarne ed altri no. Passano gli anni non cambiano i sistemi. Nel 2007 Fassino, con un grande intuito, perfeziona la metodologia d’antan, diciamo la verità ormai troppo vecchia e usurata, individuando per Berlusconi - come è successo per il Catania intesa come squadra di calcio - la “responsabilità oggettiva”. Non ha alcuna importanza se il Cavaliere “poteva o non poteva non sapere” quello che conta è se il misfatto è avvenuto nei palazzi istituzionali mentre era presidente del Consiglio. Ovviamente resta sempre per qualcuno il diritto alla “irresponsabilità soggettiva”. Paese che vai diritto che trovi.

Dritti e diritti.

Nel 1992 la magistratura mise a punto una inedita tesi accusatoria “non poteva non sapere”. Ovviamente c’era sempre qualcuno che invece “poteva non sapere” e così alcuni finirono nel tritacarne ed altri no. Passano gli anni non cambiano i sistemi. Nel 2007 Fassino, con un grande intuito, perfeziona la metodologia d’antan, diciamo la verità ormai troppo vecchia e usurata, individuando per Berlusconi - come è successo per il Catania intesa come squadra di calcio - la “responsabilità oggettiva”. Non ha alcuna importanza se il Cavaliere “poteva o non poteva non sapere” quello che conta è se il misfatto è avvenuto nei palazzi istituzionali mentre era presidente del Consiglio. Ovviamente resta sempre per qualcuno il diritto alla “irresponsabilità soggettiva”. Paese che vai diritto che trovi.

sabato 7 luglio 2007

Un Tour a metà

L’antidoping ha fatto tabula rasa e oggi parte un Tour dimezzato, tra grandi essenti e molti veleni, accompagnato dal dispiacere dei media che temono di avere ben poco da raccontare dopo avere accolto con applausi le severe indagini sulle troppo “bombe” ingoiate dagli atleti. Tuttavia proprio gli stessi divulgatori delle mitiche gesta degli eroi del pedale ci avevano appena raccontato con grande entusiasmo un Giro dove i passisti spingevano normalmente la bici a cinquanta e più km all’ora. Gli scalatori salivano le rampe a trentacinque km ora, più veloci dei camosci. Intanto i discesisti sfrecciavano giù dalle montagne a centoventi all’ora, meglio degli sciatori. E i velocisti non erano da meno, in soli duecento metri toccavano quasi i settanta, prima di tagliare il traguardo. Sensazionale, e a nessuno veniva il dubbio che forse non è possibile, senza qualche aiutino, andare tutti i giorni a tutta birra come dei forsennati. O no!.

giovedì 5 luglio 2007

Antipolitica! No grazie.

Giovanni Sartori sul Corriere della Sera afferma una grande verità: “La politica è sempre stata un gioco di interessi particolari contrapposti. L’età d’oro della politica disinteressata non è mai esistita. Però la politica mette in gioco anche ideali, e tra questi il perseguimento del bene pubblico e di un interesse generale, se non lo fa è inaccettabile bassa politica”. Parole sante! Ma c’è chi ne approfitta e si serve della “bassa politica” per promuovere l’antipolitica. Un fenomeno che va avanti da oltre quindici anni e sembra non esaurirsi. Straordinariamente oggi Camera e Senato sono zeppi da personaggi, provenienti per lo più dalla così detta società civile, che dicendo di voler combattere i politici colpevoli della “bassa politica” si sono fatti alfieri dell’antipolitica. Magistrati, giornalisti, avvocati, imprenditori, farmacisti si sono trasformati in parlamentari di lungo corso ma invece di far “politica” si abbandonano serenamente alla “bassa politica” che assicuravano di voler combattere. Un fenomeno che dovrà in qualche modo essere arrestato.

mercoledì 4 luglio 2007

Un grande futuro alle spalle

A leggere oggi i quotidiani che avevano, solo poco più di un anno e mezzo fa, con grande entusiasmo pompata la nascita di questo governo e fino a qualche mese addietro difeso con furia ogni suo operato, c’è da pensare che ormai l’esperienza Prodi, almeno per loro, sia arrivata a fine corsa. Corriere della Sera: Europa e Fmi, schiaffo a Governo; Stop di Almunia e Fmi, Dpef fuori rotta; Il governo va sotto al Senato; La giornata orribile di Palazzo Chigi. La Repubblica: Giustizia, toghe divise sulla riforma. Di Pietro non la voto è un inciucio; Ue e Fmi bocciano l’Italia; Il fantasma di un nuovo crac. La Stampa: Anche i riformisti contro Damiano; Se resta lo scalone il Governo va a casa. Visco vada via; Riforma Giustizia l’ira di Di Pietro. Titoli che ormai fanno parte della quotidianità.

lunedì 2 luglio 2007

Passiamo all'energia pulita

IL Panteco – l’eco di Pantelleria - Giugno 2007
Passiamo all’energia pulita
di Ferruccio Formentini
Possediamo vento e sole in abbondanza e non manca neppure l’energia geotermica, eppure si continua a produrre l’elettricità utilizzando il petrolio. Una incongruenza. Inutile nasconderlo, anche chi avrebbe avuto l’intenzione di affrontare in proprio il problema, magari con un paio di pannelli solari, sovente per le difficoltà tecniche e burocratiche finiva per rinunciarvi e buona notte al secchio. Ora però c’è uno strumento che permetterebbe ai panteschi di diventare produttori in proprio di energia elettrica attraverso il sole. Il Governo ha varato da qualche mese un decreto legge che affronta razionalmente l’argomento. Per carità, le incognite restano molte. Una maggioranza traballante potrebbe scoprirsi distratta da altri problemi legati alla sopravvivenza del Governo e non adoperarsi con il dovuto impegno per trasformare definitivamente in legge il decreto in questione. Eppoi senza la collaborazione fattiva della Smede e dell’amministrazione Comunale sarebbe pur sempre complicato per il cittadino affrontare l’iter per raggiungere gli obiettivi. Infine anche la sovrintendenza vorrà dire la sua: è ovvio che i pannelli solari non potranno mai essere messi sulle cupole dei dammusi, pregiatissime opere architettoniche da difendere ad ogni costo, ma fortunatamente la legge offre la soluzione prevedendo la possibilità di metterli a terra nei pressi dell’abitazione. Comunque non mancano architetti, anche di prestigio, in grado di mettere a punto, magari sollecitati dall’amministrazione Comunale, una paio di valide soluzioni standard. Il meccanismo, detto in due parole, è abbastanza semplice. Con i pannelli ognuno produrrà l’energia che sarà venduta alla Smede, la quale - oltre il compito di sempre - avrà anche quello di immagazzinarla e rimetterla in rete. Il ritorno per la nostra comunità sarà significativo soprattutto da un punto di vista ambientale, l’isola farà certamente un notevole balzo in avanti con un ritorno sulla salute dei suoi cittadini e sulla propria immagine, anche turistica. Per quanto riguarda il vantaggio economico, che pur ci sarà, i tempi saranno molto più lunghi, tuttavia non si può sempre guardare solo al portafoglio. La situazione climatica del mondo è in grande sofferenza e anche noi ne subiamo le conseguenze, l’isola non ha mai avuto un clima instabile come negli ultimi anni. Tocca a tutti fare qualcosa per ridurre l’emissione dei gas.

martedì 26 giugno 2007

Ma lui chi è?

Walter Veltroni: "Mio fratello è figlio unico".

giovedì 21 giugno 2007

Arriva Walter

Dopo l’annuncio che per il nascente Partito Democratico Walter Veltroni c’è, i quotidiani hanno titolato: “La Repubblica” Pd, Veltroni pronto a scendere in campo; “il Giornale” Partito Democratico, D’Alema cede a Veltroni; “La Stampa” leader del Pd. Veltroni verso il si; “Corriere della Sera” Veltroni – Pd, manca solo l’annuncio. Anche Prodi accetta la svolta. Ma il titolo più azzeccato è sicuramente quello di “Libero”: La minaccia è Veltroni…..soprattutto se pensa di dedicare al Partito Democratico la medesima cura che ha riservato alle strade di Roma. Le più sporche, sforacchiate e caotiche del Mediterraneo.

lunedì 18 giugno 2007

Detto e contraddetto

Il centro destra difende fortemente la famiglia che deve essere protetta, potenziata e aiutata. Speriamo che gli elettori non seguano strettamente l’esempio dei leader di partito. Berlusconi è divorziato e rimaritato, con figli dalla prima e dalla seconda moglie. Proprio come il fedele amico e alleato Bossi. Casini si è solo da poco separato dalla prima moglie dalla quale ha avuto dei figli ma vive da tempo con una compagna che gli ha dato una erede. Mancava Fini, che però ha subito provveduto separandosi qualche giorno fa. Pare di capire che la famiglia che andrebbe protetta è soprattutto quella allargata.

venerdì 15 giugno 2007

KillBill

Chi ha paura di Crudelia Salmon?

giovedì 14 giugno 2007

Non tutto è di moda

“Abbandonare gli animali non è di moda” lo dice Giorgio Armani sostenuto dal coro di una nutrita schiera di personaggi, più o meno famosi, del mondo dello spettacolo e della moda. Parole sante che devono essere da tutti condivise. Tuttavia in questo Paese è sempre più difficile trasportare al proprio seguito animali da compagnia in aereo, nave e treno. Ma è anche quasi impossibile farli accettare in albergo, ristorante, camping, spiaggia e in qualsiasi altro locale pubblico. Insomma una vacanza o anche semplicemente un viaggio in compagnia di un cane, di piccola o grande taglia poco importa, sovente si trasforma in una faticosa corvè. Insomma se abbandonare gli animali non è di moda purtroppo in Italia continua a non essere di moda fare il possibile affinché gli animali siano accolti dovunque con simpatia e tolleranza.

martedì 12 giugno 2007

La famosa questione morale

Divulgate le intercettazioni si deve purtroppo convenire con chi ha subito fatto notare: nulla di nuovo e dov’è il reato. Dopo tutto che c’è di male ad essere fieri quando ti avvertono che i tuoi amici stanno per possedere una banca come succedeva a Fassino o se D’Alema desiderava sognare. Sorprende piuttosto il compagno Ricucci e i suoi legami con i diesse, che i media come “La Repubblica” aveva preferito fino ad ieri raccontare come un cane sciolto con simpatie destrorse. Ora, un po’ tardivamente Ezio Mauro, sul suo prestigioso quotidiano, osserva severo che “Gramsci e Ricucci, anche in tempo di eclettismo, non possono andare insieme”. E’ vero! Il direttore definisce la vicenda ancora per molti aspetti oscura ma forse più che oscura è schifosamente poco edificante, soprattutto per chi della “morale” ne aveva fatto una “questione”.

giovedì 7 giugno 2007

Pagliuzze e travi

Padoa-Schioppa per difendere l’operato del governo e del suo viceministro, con delega per la Guardia di Finanza, ha snocciolato a Palazzo Madama e in diretta tv, un dettagliata sequela di “misfatti speciali” compiuti dal Generale che a furor di maggioranza voleva trasferire dalla Finanza alla Corte dei Conti. Tra questi il Ministro denunciava piuttosto irato i troppi encomi a favore in un sottoposto che risulta indagato. Una svista che straordinariamente nessuno ha rilevato. Il viceministro che stava difendendo con tanto trasporto è addirittura condannato, con sentenza passato in giudicato, come denuncia il ministro Di Pietro alla vigilia di ogni tornata elettorale politica.

mercoledì 6 giugno 2007

L'asino ritrovato

STORIE DI ASINI. DA PORTOBELLO A SAN MATTEO ( di Sandro Casano)-Tutto cominciò quasi per gioco più di trent'anni fa quando alla trasmissione di Portobello, condotta da Enzo Tortora, si presentarono due panteschi: Battista Siragusa, allora consigliere comunale e Ferruccio Formentini, segretario della Pro-Loco. Attraverso la TV cercavano in giro per l'Italia un asino pantesco da monta perchè a Pantelleria c'era solamente una asina e quindi c'era il rischio di estinzione della razza. A quanto pare fu trovato un asino però, raccontano le cronache, quell'unico esemplare che si era riusciti a trovare tramite Portobello era sterile, perchè era stato castrato. Più tardi prima del 1989 ne fu trovato un altro che di nome faceva Arlecchino che doveva essere trasportato con la nave per montare Angelina, l'unica asina doc pantesca. Per ironia della sorte Arlecchino morì annegato nel cuore del porto di Pantelleria mentre lo scendevano dalla nave. Da allora l'azienda forestale ha lavorato per mettere su degli esemplari che si avvicinano geneticamente alla razza dell'asino pantesco. Infatti presso il centro di San Matteo nel Comune di Erice si possono ammirare molti di questi animali, figli, nipoti e pronipoti dei primi esemplari adottati. L'asino di Pantelleria appartiene ad una razza dal passato glorioso salvata e rivalutata dopo un lavoro di ricerca e analisi. Con un grande impegno l'Azienda Foreste ha avviato nel 1989 un lavoro di ricerca di quegli esemplari che per caratteristiche genetiche si avvicinavano il più possibile alla razza pura. Quindi in collaborazione con vari istituti di ricerca, attraverso una serie di incroci selettivi e grazie anche all'applicazione di particolari tecniche quali il trasferimento embrionale, è riuscita a ricostituire quella che è tra le più antiche razze equine esistenti. Oggi la popolazione asinina dell'Allevamento Pilota San Matteo, 50 esemplari, risponde agli standard di razza ed ha ottenuto l'iscrizione al Registro Anagrafico per le Razze e Popolazioni Equine. Adesso i primi quattro esemplari sono ritornati nella propria isola.

domenica 3 giugno 2007

Fischi a gogo.

“Quelli non conoscono la democrazia!” Tuonò Prodi. E' vero, anche se evidentemente sbaglia l’indirizzo. C’è purtroppo chi, e in questo Paese ahinoi ce n’è più di uno, è convinto che la democrazia consista nel fare i propri comodi, essere arroganti e prepotenti e soprattutto nella libertà di mentire senza ritegno e senza mai pagare pegno. Fortunatamente sempre in questo Paese la grande maggioranza non la pensa così e lo testimonia come può visto che perfino il Presidente della Repubblica sarebbe incompetente. Per esempio, per sottolineare il proprio dissenso da certi atteggiamenti, fischiano il presidente del Consiglio alla sfilata romana del 2 giugno mentre sommergono d’applausi il leader dell’opposizione e quasi contemporaneamente a Santa Margherita ligure gli imprenditori fanno altrettanto con il ministro Bersani e per essere maggiormente convincenti riservano un’ovazione a Fini.

mercoledì 30 maggio 2007

fra il dire e il fare...

Prodi: “Questo Paese era ed è malato gli ho fatto una bella operazione chirurgica”. Può darsi, ma il guaio è stato che durante l’intervento invece che ossigeno gli ha amministrato azoto. Il malgoverno dopo tutto non è tanto diverso dalla malasanità. Due tragici fenomeni che in questo Paese non mancano. Prodi: “La mia cura è quella giusta basta liti o me ne vado”. E’ per l’appunto quello che hanno detto con il non voto i suoi elettori: “se ne vada”. Prodi: “Sul partito Democratico si fa come dico io. E per me l’idea di scindere il leader dal premier è inaccettabile”. Uno che la pensa così col cavolo che si ritira dalla politica a fine legislatura. Prodi: “L’antipolitica è un fenomeno molto serio e mi preoccupa tanto”. Peccato che il fenomeno venga ingigantito dal centro sinistra per giustificare la disaffezione dei suoi elettori, che per l’appunto non vanno più a votare.

sabato 26 maggio 2007

Requiem per i politici

Chi ha scritto lo spartito del “Requiem per i politici” che i media nazionali, da destra a sinistra, stanno suonando con insistente enfasi? Un grande vecchio o un giovane apprendista stregone? Forse è solo un caso ma come nel ’92 due tra i primi violini maggiormente in evidenza anche questa volta sono Mieli e Feltri. Il primo preoccupato di fornire la giusta ribalta a Montezemolo e il secondo impegnato a sponsorizzare la Brambilla. Un miliardario presidente della Confindustria e una benestante che sta più che bene, presidente dei giovani di Confcommercio. Oh capperi! Questa sì, che è una curiosa coincidenza. A dare ascolto a quel che si legge e si sente, sembrerebbe che qualcuno amerebbe mandare a casa, con ignominia e senza pensione, tutti i politici di professione per mettere al loro posto banchieri, speculatori, manager, amministratori e imbonitori purché straricchi ed intenzionati ad esserlo sempre di più. No buono! Avanti così e la democrazia in questa Paese rischia di lasciarci le poche penne che gli erano rimaste dopo la spiumata del ’93.

domenica 20 maggio 2007

Quando l'opposizione non è sottomessa

Non ci vuole troppo acume per comprendere che sono dolori quando si deve legiferare con un sistema bicamerale perfetto senza maggioranza in una delle due camere. Questo governo al Senato non ha nessuna maggioranza ed è costretto a ricorrere troppo sovente al soccorso dei senatori a vita. E' inevitabile che in una simile situazione sono pochine le leggi del governo in grado di superare le forche caudine che la minoranza allestisce al Senato. Quindi per non correre il rischio di finire in minoranza che altro si può fare, se non far lavorare quella camera il meno possibile. Romano Prodi se la prende con l’opposizione che non collabora per promuovere le sue leggi, ma se collaborasse non si chiamerebbe più opposizione ma semmai approvazione, accordo, accettazione, sottomissione. Eppure visto il risultato elettorale, Berlusconi aveva subito proposto le “grandi intese” per varare alcune riforme indispensabili e quindi tornare alle urne ricevendo in risposta però un no secco da Prodi. Chi è causa del proprio mal…ecc…ecc….ecc.

giovedì 17 maggio 2007

Così parlò Cossiga

Interpello il ministro degli Esteri e il ministro della Difesa per sapere se dopo l'effettuazione, in zone di nostra giurisdizione e senza il nostro previo consenso, da parte di unità combattenti della Nato, di operazioni militari di guerra contro i talebani, movimento di resistenza afghana contro l'invasione occidentale e il governo fantoccio di Karzai, movimento nei cui confronti l'Italia ha sempre adottato un atteggiamento di benevole neutralità, tanto da avere condannato insieme al governo tedesco gli attacchi indiscriminati che hanno portato all'assasinio del mullah Dadullah, il generoso liberatore del giornalista italiano Mastrogiacomo, se dopo il ferimento di due soldati italiani in pacifico giro di ricognizione per vigilare sullo stato di crescita delle piantine da essi a suo tempo messe in opera e sulla distribuzione delle scatolette di gallette e di tonno e carne congelata, giusta la missione loro affidata dal ministero della Difesa e se dopo la possibilità tracica che riprendano nel Kossovo le ostilità tra l'etnia albanese e quella minoritaria serba e lo stesso governo di Belgrado, nostro alleato ed amico;
considerato che questo Governo di pace non è in grado di supportare alcuna azione militare poichè la sua maggioranza è nettamente pacifista, anti-Nato e antiamericana e contro l'uso dello strumento militare anche contro il terrorismo;
se il Governo della Repubblica non intenda, anche a protezione dei nostri cittadini soldati confusi sul fine e sugli scopi della loro missione e non dotati dei necessari armamenti, ordinare immediatamente il rientro in patria delle nostre unità non militari ma di militari dall'Afghanistan e le nostre unità non solo militari ma anche militari dal Kossovo, ordinado loro fin d'ora di non partecipare a nessuna operazione militare e di non ricorrere all'uso delle armi neanche per autodifesa, salvo che siano fallite le trattative con gli aggressori ed essi non abbiano accettato l'offerta di resa.
Roma 15 maggio 2007
Francesco Cossiga

martedì 15 maggio 2007

C'è poco da stare allegri

Quando Berlusconi dice che i cattolici non possono votare a sinsitra, probabilmente la spara un po' grossa. Ma anche Prodi non scherza nel fare spallucce al milione e mezzo di cittadini scesi pacificamente in piazza sabato scorso. Evidentemente qualcuno gli ha tenuto nascosto che una buona parte di questi si sono scomodati più per manifestare contri di lui, il suo governo e la sua maggioranza che per una difesa ad oltranza della famiglia contro i Dico. D'altronde che questo sia il trend lo canferma anche il quasi contemporaneo voto siciliano. La Cdl stravince e l'Unione, quando non si nasconde dietro a un candidato ex Udc per tentare almeno un pareggio, deve appellarsi ai brogli, nel caso del tutto ininfluenti per chi è indietro di 10 punti. Ci vuole una bella faccia tosta dopo che si è vinto alle politiche per soli 28mila voti per di più contestati. Forse non è ancora un avviso di sfratto per Prodi ma certamente tira per il premier un aria pesante.

lunedì 14 maggio 2007

Una lezione francese

Il centrista Bayrou al primo turno per le presidenziali francesi aveva raccolto un forte consenso che lo proiettava al terzo posto. Un risultato insufficiente per accedere alla finale ma quanto basta per montarsi la testa e dimenticare che la stragrande maggioranza dei voti piovutogli nell'urna non erano suoi ma piuttosto momentaneamente indecisi tra Sarkò e Ségo. E così dopo l'improvvida dichiarazione di voto contro Sarkozy (che ci sarà mai di strategico nel farsi nemico del vincitore) fonda un partito dal quale fuoriescono la gran parte dei 29 deputati che lo sostenevano ancora poco prima e adesso nei sondaggi lo danno sotto il minimo indispensabile per entrare in parlamento. Una lezioncina che proviene dalla Francia e sulla quale dovrebbero meditare i nostrani spasimanti di un "centro" più mobile che nobile. Non basta dire agli elettori "adesso si cambia" si deve anche sapere spiegare come e soprattutto con chi.

mercoledì 9 maggio 2007

Un matrimonio con troppi veleni

Dal Corriere della Sera: il leader ds, non mi faccio mettere nel tritacarne; I Dl vogliono che cacci la metà dei miei iscritti? ; Il progetto del partito Democratico minato dalle diffidenze reciproche; Monaca (deputato prodiano) Piero parte male ha idee vecchia e pericolose; Fassino scrive al Premier "Pd, basta veline e veleni". La Repubblica: Bresso attacca" La Margherita vota con la Cdl? Una pessima partenza per il Pd; Fassino " basta veleni sul Pd non mi interessano le poltrone"; La Stampa: Mercedes Bresso "fuori dal Pd se calpesta la laicità"; Fassino, "saltato il patto con Prodi sul coordinatore"; Una caduta di stile la lite su data e cabina di regia". Questo e molto di più lo si poteva leggere mercoledi 9 maggio sui principali quotidiani nazionali che sostengono l'Unione e applaudono il nascente Partito Democratico. E Prodi serafico replica su la Repubblica "Bene. Ora acceleriamo". Più che promesse di matrimonio si direbbero avvisi di divorzio.

lunedì 7 maggio 2007

Lunedì 7 maggio 2007.
Sarkozy è il nuovo presidente della Repubblica francese. Fino all'altro ieri veniva indicato dai leader dell'Unione e dai media che la sostiene, con disprezzo come il Berlusconi d'oltralpe e perfino a volte definito un campione della peggiore destra. Oggi invece scopriamo che Prodi lo ritiene un sicero amico con il quale potrà ben lavorare, Mastella è lieto della vittoria che Capezzone definisce di portata storica, Pecoraro Scanio loda la sua politica per l'ambiente e perfino l'insospettabile Diliberto preferisce prendersela più con l'imbecillità della gauche piuttosto che abbandonarsi al disprezzo per Sarkò. Non male per uno che da qualche parte si era provato a dipingere come il futuro nemico numero uno dell'Europa. Come sempre succede quando si vince non è difficile scoprire nuovi simpatzzanti impensati, anche se poi nei fatti Nicolas ha preferito fare una telefonatiba a Silvio per informarlo del successo.

venerdì 4 maggio 2007

Tutto cambia affinché nulla muti

4 maggio 2007
Ieri sera a "Otto e mezzo" un luciferino Giorgio Ferrara è riuscito a mettere in scena la più potente satira su Massimo D'Alema mai vista prima. I comunisti Diliberto e Giordano in compagnia del socialista (ma chi poteva immaginarlo solo l'altro ieri) Angius, fin troppo ringalluzziti per avere ricevuto in dono dai diesse, che l'hanno dismesso, la proprietà del sostantivo "sinistra", si sono lasciati sorprendere - chi l'avrebbe detto solo qualche giorno addietro - a sgignazzare sul conto dell'alleato diessino che in una intervista aveva illustrato il proprio pensiero sul futuro Partito Democratico. Un Partito, così propone tra l'altro D'Alema, senza segretario ma guidato da un semplice coordinatore (ma c'è chi sussurra) fin tanto che quella poltrona non sarà solidamente sua. Qualche ora più tardi la stampa informa che Storace vorrebbe invece infilarsi in testa la feluca della "destra" con un apposito partito che appunto si chiamerà "Destra", visto che Fini trova la definzione demodé. Ohibò! Vuoi vedere che mentre i movimenti si moltiplicano in futuro ci toccherà assitere alla competizione tra due grandi rassemblement di "centro", P.Democratico e Fed. delle Libertà, che però -sembra di capire- penseranno, diranno e faranno tutto allo stesso modo? Come la Cina anche un colossale inciucio potrebbe essere più vicino.