venerdì 27 luglio 2007

Cuor di Leone

Il presidente della Repubblica ha voluto precisare che Lui, contrariamente a quanto qualche improvvido va ciarlando in giro, non è il Presidente di una parte politica ma lo è di tutti gli italiani. Dopo di che, senza fare né una pausa ne mettere un punto e virgola, bacchetta severamente ma serenamente la magistrato milanese che ha osato, oh perbacco, mettere sotto scopa i suoi ex “compagni” del PciPds - Ds e oggi, impegnati più di sempre a sostituire l’etichetta alla maglietta, fulgidi campioni del nascente Partito Democratico. Senza commento.

martedì 24 luglio 2007

Veltroni e la democrazia malata.

Walter Veltroni:“La democrazia italiana è malata. Ecco le dieci riforme per cambiare”. La ricetta: Superare il bicameralismo perfetto; Drastica riduzione del numero dei parlamentari; Riformare legge elettorale; Rafforzare la figura del presidente del consiglio; Rafforzare le garanzie nel sistema maggioritario e bipolare; Corsia preferenziale per approvare i ddl governativi; Escludere la costituzione di gruppi; Completare la riforma federale dello Stato; Attuare l’articolo 51 della Costituzione; Riconoscere il voto ai sedicenni per le elezioni amministrative. Tranne per il voto ai sedicenni nutriti a concerti rock dal sindaco di Roma, trattasi punto per punto di quanto già previsto nella riforma costituzionale del precedente Governo bocciata dal referendum popolare grazie all’impegno profuso nelle piazze e sui media da Veltroni e dai suoi compagni di squadra. Insomma non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.

giovedì 19 luglio 2007

L'uomo fantasia.

Il ministro Amato dopo la scoperta del sistema siculo - pakistano per far rigar dritto le femmine rispolvera con nostalgia i bei tempi andati di quando, secondo lui, le donne erano riservate, modeste e velate. Che sia un caso straordinario di talebanismo acuto?

lunedì 16 luglio 2007

Senatori a vita così così.

Dopo che per ben due volte i senatori a vita hanno salvato con il loro voto il governo, è ovviamente esplosa di nuovo la polemica. C’è chi sostiene che i sentori a vita sono senatori come tutti gli altri e chi invece afferma che non è del tutto vero visto che nessuno li ha eletti. C’è chi ritiene che farebbero molto meglio a godersi gli onori, che non sono pochi, limitandosi ad intervenire con il loro esempio quando si tratta di salvare la patria, invece che agitarsi solo per prolungare la vita ad un governo agonizzante. C’è chi pensa che il loro dovere dovrebbe essere soprattutto quello di essere un esempio per tutti i cittadini. Insomma come sempre c’è chi la vuole cotta e chi cruda. Un fatto è certo, non è una cosa ben fatta per delle stimate persone di chiarissima fama, almeno agli occhi della stragrande maggioranza degli italiani, tenere a galla un governo litigioso, inviso alla maggioranza del paese, che non ne azzecca una e non trascura occasione per mostrare un’arroganza strepitosa.

giovedì 12 luglio 2007

E giù botte.

Il “signor sottile” ha preso una cantonata che tanto sottile non è apparsa quasi a nessuno. Picchiar le donne non può essere liquidato come un semplice vizio siculo pakistano. In realtà si tratta della sopraffazione attraverso pugni e schiaffi, ma non solo, di chi non ha argomenti ma è più forte, sul più debole che oltretutto magari vanta un sacco di ragioni a proprio favore. Il ministro Amato se ne faccia una ragione, succede troppo sovente a tutte le latitudine, in tutto il mondo, tutti i giorni. A farne le spese sono ovviamente soprattutto le donne e i bambini, strutturalmente meno forti, ma non solo. L’usanza è praticata particolarmente nelle comunità agricole molto arretrate ma può presentarsi anche nei quartieri più scic di Parigi, Londra, New York, tutte città piuttosto lontane tanto dalla Sicilia che dal Pakistan. Non sono certi film, ormai antichi di quando in Italia si sapeva fare cinema, bellissimi ma particolarmente grotteschi che possono giustificare l’orrenda gaffe. Liquidiamola come una battutaccia di pessimo gusto che un ministro della Repubblica doveva saper evitare.

mercoledì 11 luglio 2007

Tutti contro tutti.

Mastella apre un blog anti-Tonino, ovvero il ministro Di Pietro che intanto dal suo blog spara contro il Guardasigilli. Le toghe, così sovente vicine all’Unione, scioperano contro la riforma del Governo che giudicano indigesta. Nel Partito di Rifondazione Comunista crescono i dissidenti e già quattro annunciano di votare no la Senato sulla previdenza. Il ministro della Difesa e la ministra Bindi si dichiarano pronti a candidarsi contro il candidato-unico Veltroni e nuovo messia della sinistra al caviale. Dall’Australia spuntano prove sui brogli elettorali a favore dell’Unione. Pollari minaccia di dire tutto sugli spioni e gli spiati. E intanto l’indice di gradimento del governo va sempre più giù. Un gran casino che Fassino spera di risolvere con Casini.

lunedì 9 luglio 2007

Non tutti i diritti sono uguali.

Nel 1992 la magistratura mise a punto una inedita tesi accusatoria “non poteva non sapere”. Ovviamente c’era sempre qualcuno che invece “poteva non sapere” e così alcuni finirono nel tritacarne ed altri no. Passano gli anni non cambiano i sistemi. Nel 2007 Fassino, con un grande intuito, perfeziona la metodologia d’antan, diciamo la verità ormai troppo vecchia e usurata, individuando per Berlusconi - come è successo per il Catania intesa come squadra di calcio - la “responsabilità oggettiva”. Non ha alcuna importanza se il Cavaliere “poteva o non poteva non sapere” quello che conta è se il misfatto è avvenuto nei palazzi istituzionali mentre era presidente del Consiglio. Ovviamente resta sempre per qualcuno il diritto alla “irresponsabilità soggettiva”. Paese che vai diritto che trovi.

Dritti e diritti.

Nel 1992 la magistratura mise a punto una inedita tesi accusatoria “non poteva non sapere”. Ovviamente c’era sempre qualcuno che invece “poteva non sapere” e così alcuni finirono nel tritacarne ed altri no. Passano gli anni non cambiano i sistemi. Nel 2007 Fassino, con un grande intuito, perfeziona la metodologia d’antan, diciamo la verità ormai troppo vecchia e usurata, individuando per Berlusconi - come è successo per il Catania intesa come squadra di calcio - la “responsabilità oggettiva”. Non ha alcuna importanza se il Cavaliere “poteva o non poteva non sapere” quello che conta è se il misfatto è avvenuto nei palazzi istituzionali mentre era presidente del Consiglio. Ovviamente resta sempre per qualcuno il diritto alla “irresponsabilità soggettiva”. Paese che vai diritto che trovi.

sabato 7 luglio 2007

Un Tour a metà

L’antidoping ha fatto tabula rasa e oggi parte un Tour dimezzato, tra grandi essenti e molti veleni, accompagnato dal dispiacere dei media che temono di avere ben poco da raccontare dopo avere accolto con applausi le severe indagini sulle troppo “bombe” ingoiate dagli atleti. Tuttavia proprio gli stessi divulgatori delle mitiche gesta degli eroi del pedale ci avevano appena raccontato con grande entusiasmo un Giro dove i passisti spingevano normalmente la bici a cinquanta e più km all’ora. Gli scalatori salivano le rampe a trentacinque km ora, più veloci dei camosci. Intanto i discesisti sfrecciavano giù dalle montagne a centoventi all’ora, meglio degli sciatori. E i velocisti non erano da meno, in soli duecento metri toccavano quasi i settanta, prima di tagliare il traguardo. Sensazionale, e a nessuno veniva il dubbio che forse non è possibile, senza qualche aiutino, andare tutti i giorni a tutta birra come dei forsennati. O no!.

giovedì 5 luglio 2007

Antipolitica! No grazie.

Giovanni Sartori sul Corriere della Sera afferma una grande verità: “La politica è sempre stata un gioco di interessi particolari contrapposti. L’età d’oro della politica disinteressata non è mai esistita. Però la politica mette in gioco anche ideali, e tra questi il perseguimento del bene pubblico e di un interesse generale, se non lo fa è inaccettabile bassa politica”. Parole sante! Ma c’è chi ne approfitta e si serve della “bassa politica” per promuovere l’antipolitica. Un fenomeno che va avanti da oltre quindici anni e sembra non esaurirsi. Straordinariamente oggi Camera e Senato sono zeppi da personaggi, provenienti per lo più dalla così detta società civile, che dicendo di voler combattere i politici colpevoli della “bassa politica” si sono fatti alfieri dell’antipolitica. Magistrati, giornalisti, avvocati, imprenditori, farmacisti si sono trasformati in parlamentari di lungo corso ma invece di far “politica” si abbandonano serenamente alla “bassa politica” che assicuravano di voler combattere. Un fenomeno che dovrà in qualche modo essere arrestato.

mercoledì 4 luglio 2007

Un grande futuro alle spalle

A leggere oggi i quotidiani che avevano, solo poco più di un anno e mezzo fa, con grande entusiasmo pompata la nascita di questo governo e fino a qualche mese addietro difeso con furia ogni suo operato, c’è da pensare che ormai l’esperienza Prodi, almeno per loro, sia arrivata a fine corsa. Corriere della Sera: Europa e Fmi, schiaffo a Governo; Stop di Almunia e Fmi, Dpef fuori rotta; Il governo va sotto al Senato; La giornata orribile di Palazzo Chigi. La Repubblica: Giustizia, toghe divise sulla riforma. Di Pietro non la voto è un inciucio; Ue e Fmi bocciano l’Italia; Il fantasma di un nuovo crac. La Stampa: Anche i riformisti contro Damiano; Se resta lo scalone il Governo va a casa. Visco vada via; Riforma Giustizia l’ira di Di Pietro. Titoli che ormai fanno parte della quotidianità.

lunedì 2 luglio 2007

Passiamo all'energia pulita

IL Panteco – l’eco di Pantelleria - Giugno 2007
Passiamo all’energia pulita
di Ferruccio Formentini
Possediamo vento e sole in abbondanza e non manca neppure l’energia geotermica, eppure si continua a produrre l’elettricità utilizzando il petrolio. Una incongruenza. Inutile nasconderlo, anche chi avrebbe avuto l’intenzione di affrontare in proprio il problema, magari con un paio di pannelli solari, sovente per le difficoltà tecniche e burocratiche finiva per rinunciarvi e buona notte al secchio. Ora però c’è uno strumento che permetterebbe ai panteschi di diventare produttori in proprio di energia elettrica attraverso il sole. Il Governo ha varato da qualche mese un decreto legge che affronta razionalmente l’argomento. Per carità, le incognite restano molte. Una maggioranza traballante potrebbe scoprirsi distratta da altri problemi legati alla sopravvivenza del Governo e non adoperarsi con il dovuto impegno per trasformare definitivamente in legge il decreto in questione. Eppoi senza la collaborazione fattiva della Smede e dell’amministrazione Comunale sarebbe pur sempre complicato per il cittadino affrontare l’iter per raggiungere gli obiettivi. Infine anche la sovrintendenza vorrà dire la sua: è ovvio che i pannelli solari non potranno mai essere messi sulle cupole dei dammusi, pregiatissime opere architettoniche da difendere ad ogni costo, ma fortunatamente la legge offre la soluzione prevedendo la possibilità di metterli a terra nei pressi dell’abitazione. Comunque non mancano architetti, anche di prestigio, in grado di mettere a punto, magari sollecitati dall’amministrazione Comunale, una paio di valide soluzioni standard. Il meccanismo, detto in due parole, è abbastanza semplice. Con i pannelli ognuno produrrà l’energia che sarà venduta alla Smede, la quale - oltre il compito di sempre - avrà anche quello di immagazzinarla e rimetterla in rete. Il ritorno per la nostra comunità sarà significativo soprattutto da un punto di vista ambientale, l’isola farà certamente un notevole balzo in avanti con un ritorno sulla salute dei suoi cittadini e sulla propria immagine, anche turistica. Per quanto riguarda il vantaggio economico, che pur ci sarà, i tempi saranno molto più lunghi, tuttavia non si può sempre guardare solo al portafoglio. La situazione climatica del mondo è in grande sofferenza e anche noi ne subiamo le conseguenze, l’isola non ha mai avuto un clima instabile come negli ultimi anni. Tocca a tutti fare qualcosa per ridurre l’emissione dei gas.