martedì 30 ottobre 2007

L'immaginazione al potere.

Si grattavano la zucca chiedendosi come fare per ridurre i costi della politica, buttare un po’ di fumo negli occhi degli elettori piuttosto seccati e non scontentare nessuno. Tagli non facili quando il Governo è il più numeroso e rissoso mai visto prima da quando c’è la Repubblica. Ma ecco la grande idea. Basta predisporre le cose affinché chi verrà dopo sia obbligato a dimezzare ministri e sottosegretari. Geniale! Dopo aver scialato a più non posso il conto lo si presenta ad altri. Bravi! Bravissimi!

giovedì 25 ottobre 2007

Se avessi 30 euro al mese.

La Fiat vola e anticipa aumento agli operai, titola La Repubblica a quattro colonne in prima e dedicata all’avvenimento ben due pagine. Scettiche le tute blu “non ci cambia la vita”. Come no! Trattasi pur sempre, al netto delle tasse, di un caffè in più al dì……tranne nei mesi che di giorni ne hanno 31.

mercoledì 24 ottobre 2007

Prodi non cade? Colpa di Berlusconi.

Su La Repubblica Massimo Giannini offre una lucida diagnosi sulle cause che rendono inevitabile la fine del Governo ma anche sul perché sia così faticoso per Prodi, inteso come presidente del Consiglio, esalare l’ultimo respiro. Poi, per dare un doveroso colpo al cerchio ed uno alla botte, emette il suo referto anche sullo stato di salute del Polo. Dopo aver spiegato che se “l’Unione non c’è più”anche “il Polo non c’è più”, aggiunge “Nel centrodestra Berlusconi scommette ormai solo sulla vittoria imminente, e sulla base di questa promessa tiene ormai in scacco sia Fini che Bossi e finirà probabilmente per reimbarcare anche Casini”. E che dovrebbe fare? Imbarcare Diliberto e perdere le elezioni per non dare un dispiacere a Massimo Giannini?

domenica 21 ottobre 2007

Il Governo in piazza contro il Governo

L’insolita manifestazione, al mondo mai tentata prima, del Governo contro il Governo ha goduto di un grande successo di pubblico, sostenuto da una critica favorevole. Centinaia e centinaia e centinaia di miglia di manifestanti che protestano con ragione contro salari ormai palesemente inadeguati. Peccato che gran parte tra costoro erano gli stessi plaudenti dei Campi, Prodi, Dini quando riservavano una deridente alzata di spalle ai Tremonti che sollecitavano una maggiore prudenza nell’adottare l’euro. Eppure non ci voleva grande fantasia per prevedere che la moneta unica avrebbe inevitabilmente livellato i costi della vita ai valori europei più elevati lasciando inalterati i ricavi dei cittadini. Di fatto si è assistito ad una svalutazione (negata) del 100% che hanno trasformato le 2.200.000 lire, prima del 2.000 un signor stipendio, negli odierni 1.100 euro, ovvero una miseria. Tutti convengono che con buste paga tanto leggere nella quarta settimana del mese si tira la cinghia. Tutti capiscono che bisogna provvedere. Abbassare i costi o aumentare i ricavi? Nessuno sa però come fare.

giovedì 18 ottobre 2007

Prodi e Veltroni amici per la pelle? Mah!!!

Il Tg uno della Rai, fino a settimana scorsa la voce ufficiale di Prodi, del suo governo e della sua maggioranza, aveva inondato la nazione con i raggi di sole provocati dal lavoro indefesso, ottimo e abbondante di tutti questi suoi beniamini. I risultati dei bravi ed operosi governanti stavano trasformando il Paese in una terra votata al benessere dove gli abitanti non potevano che essere gioiosi e soddisfatti, ora che avevano ritrovato la via verso la felicità. A sorpresa da qualche giorno si assiste ad una mutazione climatica, l’aria da tiepida e serena volge al peggio e rombi di tuoni si aggiungono alle nubi minacciose ormai addensate sopra il Paese. Ma cosa può avere provocato l’improvvisa trasformazione di Prodi da rassicurante papà in un corrucciato patrigno, gli italiani da ricchi in poveri e i governanti in una combriccola perennemente in lite? Vuoi vedere che il suffragio bulgaro che ha fatto di Veltroni il “padre padrone” del P.D. c’entri per qualcosa?

lunedì 15 ottobre 2007

Walter Veltroni ha vinto. Viva Veltroni.

Il sindaco di Roma alla primarie ha stracciato ogni concorrenza, come peraltro era ampiamente previsto. Buon lavoro e auguri al nascente P.D. che dovrà guidare. Veltroni è un grande lavoratore e saprà dare il meglio. Tuttavia c’è un pericolo: se la sua attenzione nei confronti del nascente partito sarà la stessa che ha dedicato alle vie romane, ormai le più sporche e sgaruppate mai viste in una capitale europea….beh allora il disastro è dietro l’angolo.

venerdì 12 ottobre 2007

Dove va il Governo Prodi?

Ieri, se l’U.E. bacchettava l’Italia, le minacciose esortazioni erano Sacre Tavole davanti alle quali bisognava inchinarsi nella più assoluta obbedienza. Ieri, quando il Governatore della BankItalia esprimeva il suo dissenso nei confronti di scelte economiche del Governo, le parole diventavano Vangelo. Oggi i medesimi personaggi, che solo 18 mesi fa sostenevano tutto questo, senza neppure fare una piega invitano, con ancor maggiore veemenza, l’U.E. a non infastidire il manovratore con superflue raccomandazioni perché “Lui” sì che se ne intende, e non contenti ignorano le ramanzine del Governatore della Bankitalia con un’alzata di spalle e buona notte al secchio. Due pesi e due misure? Mancanza di argomenti? Facce di bronzo? Ieri, oggi e domani…tutti giù per terra.

martedì 9 ottobre 2007

Le stampelle di Visco

Le stampelle ai senatori a vita, intese come simbolico riferimento al loro attuale ruolo? Ahinoi, è l’ennesimo sberleffo a brandelli delle istituzioni. E’ purtroppo evidente che quasi tutti i senatori a vita ci hanno messo del loro, nonostante le proteste crescenti nel paese, nel voler insistere a votare non secondo coscienza, come prevede il ruolo che rivestono, ma secondo appartenenza. Sostenere, al di là delle convenienze, il governo meno amato dagli italiani negli ultimi cinquant’anni, fino al punto di mantenere con i loro voti, su una poltrona che comunque rimane traballante, il Viceministro più inviso anche dalla sua stessa maggioranza, qualche conseguenza avrebbe finito per averla. Peccato! Un filino in più di moderazione da parte di queste stimabilissime personalità della scienza, dell’industria, della politica certamente sarebbe stata maggiormente apprezzata.

venerdì 5 ottobre 2007

Columbus Day in diretta su Gensitalica

Per la prima volta in Italia la diretta da New York della Parata del Columbus Day

L’ 8 ottobre 2007 l’Associazione Gens Italica Network, in esclusiva sul sito web www.gensitalica.net, trasmetterà in diretta mondiale su internet la Parata del Columbus Day di New York.

La parata del Columbus Day è organizzata sin dal 1929 dalla Columbus Citizens Foundation, la storica organizzazione onlus di New York che ha dedicato tutta la sua esistenza a valorizzare il retaggio culturale italoamericano.

La parata è un appuntamento da non perdere fatta di carri, tradizione, personalità, spettacolo e un’enorme moltitudine di partecipanti.
Questo corteo multicolore (e sopratutto Tricolore) sfila festosamente sulla 5th Avenue di New York di fronte a milioni di spettatori che lo seguono in TV da tutto il mondo.

La Parata è l’evento centrale della settimana di manifestazioni, la Columbus Week che, ricordando Cristoforo Colombo e la scoperta dell’America, propone esposizioni sul “made in Italy”, sull’arte e sulla creatività italiane nei luoghi più famosi di New York che richiamano milioni di visitatori. Ogni anno si celebra il contributo offerto dagli italoamericani alla nazione che li ha accolti con una grande partecipazione degli americani, ma anche dei rappresentanti dell’Italia istituzionale, artistica e produttiva.

La trasmissione è il frutto di un accordo tra l’Associazione Gens Italica Network, con il supporto tecnologico del Caspur di Roma, e la Columbus Citizens Foundation, unitamente alla NBC che cura le riprese televisive, e sarà presentata dalla famosa giornalista economica Maria Bertiromo. Essi intendono, così, promuovere un contatto diretto e duraturo con tutti gli italiani e con tutte le comunità di origine italiana presenti nel mondo.

La possibilità di vedere per la prima volta in Italia lo svolgimento integrale della Parata consentirà agli italoamericani ed a tutti gli americani che lavorano e soggiornano nel nostro paese di sentirsi sulla Fifth Avenue di New York.

Per assistere alla diretta della Parata del Culumbus Day, che inizierà alle ore 12,00 a.m a New York e alle ore 18,00 in Italia, è sufficiente disporre di un buon collegamento ad internet e visitare il sito web dell’Associazione www.gensitalica.net. Sul sito è anche possibile recuperare tutte le informazioni sulla parata e collegarsi al sito della Fondazione.

lunedì 1 ottobre 2007

Informazione al macero

Il Panteco – L’eco di Pantelleria. Agosto 2007.
Di Ferruccio Formentini
Il periodico L’opinione di Pantelleria nel 2007, dopo quasi un decennio di onorato servizio, ha chiuso i battenti. Non è stata una scelta di chi con molta volontà e come tornaconto la soddisfazione di offrire un servizio alla comunità, si è dato da fare pur di tenerlo in vita. Anzi per la verità il numero di marzo 2007 è andato regolarmente in stampa e in distribuzione, ma non è mai stato spedito dall’editore nell’isola. Uno sgarbo gratuito ma non il solo. E’ stata una scelta irrevocabile alla quale non è stato possibile trovare qualsiasi mediazione nonostante l’offerta di sponsorizzazione che la Banca Nuova aveva cortesemente messo a disposizione sotto forma di pubblicità. La nuova proprietà de L’opinione delle libertà aveva deciso di sopprimere tutti gli inserti con riferimenti campanilistici e così è stato. E come a L’opinione di Pantelleria, è stata staccata la spina anche a L’opinione di Firenze, di Massa Carrara, di Pisa e Livorno, di Milano. Insomma l’unica magra e forse un po’ macabra, consolazione rimane il fatto che al macero ci siamo almeno andati in buona compagnia. Tuttavia, come succede qualche volta, non tutti i mali sono venuti per nuocere. Nel nostro caso, superato lo sgomento iniziale, l’avvenimento pur sgradevole permetterà la fusione tra le energie che sostenevano localmente L’opinione di Pantelleria e quelle de il Panteco, che già ci ospita. Il risultato non potrà che essere positivo se ovviamente nessuno si farà prendere dall’antico vizio pantesco che tende prediligere l’esclusione piuttosto che l’inclusione, di questo o quello, nei propri orizzonti. Comunque per quanto riguarda chi scrive l’unica via seriamente percorribile è quella di collaborare per la crescita de “il Panteco”, già testata storica dell’Isola e oggi l’unico foglio indipendente rimasto in circolazione. L’informazione è indispensabile per sensibilizzare una comunità come la nostra così spesso più indifferente che disinteressata ai fatti dell’isola ma è utile anche ai filopanti, ovvero i turisti proprietari di dammusi, per mantenere costanti i loro rapporti con Pantelleria soprattutto nei molti mesi dell’anno che li vede in gran parte assenti dall’isola. Dopo tutto sapere per tempo quanto è accaduto o cosa potrà succedere al porto, al trasporti, al dissalatore, all’ospedale, alle strade, alla tassa sui rifiuti piuttosto che all’Ici non potrà che giovare alla serenità del loro soggiorno estivo. Il nostro progetto è semplice: fare il possibile per potenziare, migliorare e far crescere, con il lavoro e la buona volontà di tutti, il Panteco. E mentre ci auguriamo che i già affezionati lettori del “fu L’opinione di Pantelleria” lo diventino anche di questo mensile cogliamo l’occasione per invitare chi non è residente nell’isola a sottoscrivere l’abbonamento per ricevere il Panteco ogni mese nella loro città. Gli interessati, che così facendo daranno anche un contributo fattivo per raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo, potranno rivolgersi al dott. Antonio Casano presso la SicilCassa di Pantelleria.

Demagogia a gogò.

Il governo Prodi ha colto l’occasione di una finanziaria, da ridotta della Valtellina, per proporre con fermezza la riduzione dei parlamentari. Tra loro c’è chi ne vorrebbe solo 400, chi 450, chi 500 e perfino chi qualcosina più o qualcosina meno. In attesa che si accordino sul numero si fanno comunque prepotenti due domande. La prima: perché si sono dati tanto da fare per affossare il referendum sulle modifiche alla costituzione del precedente governo che già prevedevano non solo la riduzione dei parlamentari ma anche maggiori poteri al premier? Eppoi come pensano di tagliare i parlamentari senza ricorrere al loro parere che ben difficilmente sarà favorevole, con una sega elettrica o con un’accetta? Fragranza demagogica.