martedì 27 novembre 2007

Questa è la Rai, la Rai tivvù.

Lunedì pomeriggio su Sky il giornalista Padellaro, perennemente schierato a supporto dell’attuale maggioranza, sollecitava una dura legge sul conflitto d’interesse poiché i politici non avrebbero mai potuto difendersi dagli attacchi lanciati dalle televisioni di Berlusconi. Lunedì sera su Rai uno, televisione pubblica mantenuta in vita con i quattrini degli italiani di ogni colore politico, Celentano durante il gigantesco spottone messo in onda per lanciare il suo nuovo disco trovava il modo di ammonire Berlusconi, sgridare la Moratti ed elogiare Prodi, "lui si che ha imboccato la strada giusta". Sconcertante strabismo.

giovedì 22 novembre 2007

Berlusconi e Veltroni s'incontrano. Chissà?

Berlusconi vuole una nuova legge elettorale, poi Prodi va a casa e gli italiani vanno subito al voto. Veltroni vuole una nuova legge elettorale e modifiche costituzionali essenziali prima d’andare al voto. Un punto di mediazione c’è. Il governo più inviso nella storia repubblicana del paese cade e lascia il posto a un governo delle grande intese sostenuto da P.D. e P.P.L., più chi ci sta per collaborare e non per mettere i bastoni tra le ruote. Mentre governano, cosa che non guasta, fanno insieme una nuova legge elettorale, le modifiche costituzionali, poi tutti al voto e che il migliore vinca. Siccome non è più complicato di così in troppi troveranno il modo di mettere in campo un sacco di “No! Così non si può”.

lunedì 19 novembre 2007

Vietato fumare!

Ai napoletani, oltre ad essere assillati dalla disoccupazione, dalla camorra e dal degrado, può capitare di porre termine ai propri giorni per colpa di qualche pallottola vagante, di fracassarsi il cranio in motorino visto che nessuno li obbliga seriamente ad infilarsi un casco, di essere sommersi dai rifiuti e asfissiati dai miasmi che producono diossina e scusate se è poco. Finalmente c’è una buona notizia per loro, non risolutiva ma quasi: da domenica è vietato fumare quando si è in presenza di lattanti, bambini fino a 12 anni e donne in stato di gravidanza, ma solo nei parchi comunali. Se ne sentiva assolutamente l’urgentissima necessità.

mercoledì 14 novembre 2007

E lo chiamano sport.

Il calcio è l’unico sport, anche spettacolo, al mondo dove il pubblico riconosce meriti speciali a chi segna un goal con la mano e non si fa beccare dall’arbitro, se poi uno si tuffa volontariamente in area e ottiene un rigore è un quasi eroe, chi commette un fallo ma con delle manfrine fa punire colui che l’ha subito è ritenuto bravo, e di colui che con dolenti sceneggiate riesce a farsi assegnare un calcio di punizione a favore si dice che se l’è guadagnato, infine - ciliegina sulla torta avvelenata - se sgambetta, sputa, insulta e molesta l’avversario non visto né dall’arbitro né dal segnalinee né dalla telecamera….hembè chi se ne importa. Che ci si può aspettare da tifosi che gioiscono per simili cose se non peggiori?

lunedì 12 novembre 2007

Lacrime di coccodrillo

Con un interminabile campionato di seria A aperto a troppe squadre, coppa dei campioni, coppa Uefa, Europeo, Mondiale, amichevoli, allenamenti, eccetera, eccetera, il calcio da gioco si è trasformato nell’avvenimento più importante del Paese. Troppi e primi di tutti i media, ci hanno messo del loro perché si giungesse a un simile punto di non ritorno. Inconsapevolmente c’è chi si è illuso di trasformare 11 giovanotti in mutande che corrono appresso ad un pallone in ammortizzatori delle tensioni sociali e sempre più spesso tocca pagare il prezzo di una svista tanto macroscopica. Dopo i fatti di domenica tv e quotidiani versano la solita dose di lacrime di coccodrillo.

venerdì 9 novembre 2007

Se la montagna non va a Maometto...

Roma assomiglia sempre di più ad una città africana. Vuoi vedere che a Walter Veltroni riesce di realizzare uno dei suoi grandi sogni? Visto che gli impegni politici assunti con la guida del P.d. gli impediranno d’andare a vivere in Africa sta provando a portare l’Africa a Roma.

lunedì 5 novembre 2007

Il Panteco - L'eco di Pantelleria -ottobre

Turismo: luci e ombre di Ferruccio Formentini
L’estate è ormai finita. E’ tempo di consuntivi per l’attività del turismo, ormai diventata risorsa e motore dell’economia pantesca. Un’analisi superficiale giusto per segnalare le situazioni più significative e come sempre succede ci si trova a dovere fare i conti con qualche luce ma anche con non poche ombre. Incominciamo dalle note liete. La stagione si è decisamente allungata. Ormai si può affermare che, sia pure con alterne punte di presenze, dalla metà di giugno fino a buona parte del settembre i turisti ci tengono costantemente compagnia. In contro tendenza è invece la decade attorno a ferragosto dov’è ormai scomparsa la folla caotica degli anni passati che però i servizi offerti dall’isola non erano mai in grado di accontentare e tutto sommato meglio così. Nulla di peggio per il turismo che vedere attorno musi scontenti e perfino incazzati che poi fanno all’isola una pessima pubblicità una volta tornati a casa. I trasporti aerei e marittimi anche se non sempre al top sono stati nel complesso, forse per la prima volta da qualche anno in qua, soddisfacenti. I camionisti non hanno fatto penare per il rifornimento dell’acqua ai dammusi. Cuffaro ha mantenuto le promesse e in attesa del nuovo dissalatore (!!!???) non è mai mancato il puntuale arrivo dalla Sicilia della navecisterna con il suo carico di liquido prezioso. Proviamo prendere in esame anche le situazioni che sono stati motivo di malumori. Al primo posto i porti non più in grado di reggere la situazione, anzi diventati dannosi. Per il porto nuovo e vecchio di Pantelleria sarebbe inutile spendere una sola parola. Lo scandalo è arcinoto e il risultato vergognoso è sotto gli occhi di tutti a livello nazionale e internazionale, non per niente dall’isola sono scomparse le barche lussuose di grosso e medio tonnellaggio che non inseriscono Pantelleria nelle loro rotte di crociera. Non è migliore la situazione del porto di Scauri, sembra avere subito un bombardamento a tappeto e se non sarà riparato e rinforzato prima dell’inverno rischia veramente di scomparire travolto dal mare. Archiviate le pene portuali tocca prendere in esame la situazione dei ristoranti in gran parte discreti se non buoni fino al 30 luglio eppoi inaccettabili per tutto il mese d’agosto. Salvo un paio di ristoratori che non hanno perso la testa per rincorrere un facile guadagno, il prezzo base praticato è stato di 50 euro che non dimentichiamolo equivalgono a 100.000 delle vecchie lirette. E sono veramente troppe per degustare, dopo estenuanti attese, un pasto appena presentabile ma a volte perfino impresentabile e troppo sovente innaffiato da vino scadente. E’ inutile pretendere di servire 100 e più coperti quando l’attrezzatura non sarebbe in grado di accudirne meno della metà. E sarebbe bene non dimenticare che sul pesce e i frutti di mare i turisti che provengono dal nord dell’Italia ne sanno certamente molto più di chi vive in riva al mare. Pantelleria intesa come “capitale” dell’isola si è presentata troppo sporca e un po’ sgaruppata, più del solito. Non ha molto senso rinfrescare la segnaletica stradale e togliere le erbacce dai bordi delle strade dopo il 15 agosto. Certo, meglio tardi che mai ma questi sono lavori che dovrebbero essere fatti all’inizio della stagione non alla fine. Non andiamo oltre ma aggiungiamo un’ultima considerazione: il museo Panseca che nel passato aveva offerto esposizioni d’arte e perfino un festival cinematografico è serrato e in vendita, l’anfiteatro dove Albanese offriva a turisti e panteschi cinema e concerti gratuiti è rimasto sigillato tutto l’estate e perfino il festival del cinema mediterraneo Mediart ha definitivamente chiuso i battenti, segnali da non sottovalutare e che la dicono lunga su come si evolve la situazione turistica.