lunedì 30 giugno 2008

Magnaccia o statisti?

Prendendola alla lontana basterebbe ricordare Alessandro Magno alla conquista del mondo allora conosciuto con appresso l’amante prediletto senza disdegnare incontri con i bei ragazzetti che raccattava in ogni città conquistata. Giulio Cesare, con un debole per entrambi i sessi, anche se regolarmente sposato quando arriva in Egitto prende una sbandata per Cleopatra e ci fa perfino un figlio. Di Napoleone si conosce i suoi rapidissimi amplessi dovunque capitasse e con qualsiasi giovane signora disponibile. Anche il nostrano Mussolini seguiva volentieri questa prassi nonostante moglie e amante ufficiale. Il generale Eisenhower vince la seconda guerra mondiale consolandosi per le fatiche con l’amata segretaria. Sui tre fratelli Kennedy, icone della sinistra italiana, meglio sorvolare. Dell’ex Presidente Clinton si sa tutto perfino le preferenze. Eppoi che dire dei tantissimi Papi, Cardinali e Vescovi che hanno fatto, nonostante i loro “vizietti”, grande Roma e la Chiesa? Tanto per fare qualche nome. Secondo Di Pietro, trattasi di grandi “magnaccia” o grandi statisti?

venerdì 27 giugno 2008

Povera Italia alle prese con i spettegulesss.

Abbiamo letto le intercettazioni pubblicate da l’Espresso e non si può dire altro “che barba che noia, che noia che barba”. Più che di gossip trattasi di “spettegulesss”. Quelle che soprattutto sbalordisce è scoprire che quotidiani paludati come Repubblica, Corriere della Sera, Stampa ma non solo loro, piuttosto che indignarsi come dovrebbero per la milionesima fuga di notizie - neppure succulente - dai palazzi di giustizia con l’unico obbiettivo di buttare un po’ di cacca nel ventilatore, corrono a intingere il pane nel guano quasi fosse marmellata. Povera Italia.

giovedì 26 giugno 2008

Tra il Berlusca e gli italiani continua la luna di miele.

Capperi! Vuoi vedere che il “feroce” Di Pietro con le sue grida sta ottenendo il risultato di affossare definitivamente il già tremulo Veltroni rafforzando nel contempo Berlusconi? Secondo il “Coesis Research” la fiducia degli italiani nel presidente del Consiglio e nella maggioranza rimane sui massimi valori. Le ragioni? La crisi profonda del Partito Democratico e la consapevolezza che a questa maggioranza non c’è per ora alternativa. Se si votasse oggi il Cavaliere, sempre secondo il “Coesis Researchrivincerebbe con le medesime percentuali. Insomma il Paese sarebbe arrivato ad una situazione di mono-offerta politica.

lunedì 23 giugno 2008

I "santi in paradiso" di Pantelleria

I “santi in paradiso” di Pantelleria.
Pubblicato su www.ilpanteco.it
Si sa, conta un po’ dovunque in Italia ma soprattutto nelle zone più disagiate e quindi particolarmente nelle isola veramente isolate come Pantelleria, avere un “santo in paradiso”, ovvero un onorevole a cui rivolgersi per un “aiutino” ma più sovente per sollecitare quello che aspetterebbe e, chissà perché, quando si è così lontani diventa tanto difficile ottenere. Poiché i senatori e i deputati votati dai panteschi alle recenti politiche risiedono tutti in Sicilia e fin da noi si spingono raramente e anche malvolentieri – soprattutto ora che il voto l’hanno intascato – ecco che gli onorevoli filopanti con dammuso acquistano una certa importanza visto che sono gli unici a portata di mano per almeno un mese all’anno.
Grave soprattutto per il nostro sindaco, a lui legatissimo, l’uscita dalla ribalta politica di Vincenzo Visco che il Pd di Veltroni non ha inteso ripresentare come candidato. Ritornato all’insegnamento dopo aver terrorizzato gli italiani negli ultimi due anni – per la verità più con minacce e volti arcigni che con fatti – non potrà più dare una mano all’amministrazione Comunale come ha sempre fatto, anche se ripagato dall’isola con guai giudiziari innestati soprattutto da una eccessiva disinvoltura nell’interpretazione delle leggi che regolano l’edilizia.
E’ invece stato rieletto – passando però dal Senato alla Camera - parlamentare nelle liste dell’Udc Calogero Mannino, già potentissimo ministro democristiano della prima Repubblica, questa volta però seduto sui banchi dell’opposizione. “Lillo” per gli amici, ha un dammuso a Cala di Levante e una rinomata azienda agricola alla Ghirlanda dove produce ottimi vini e uno dei più buono passiti diventato famoso nel mondo intero. Una preziosa attività e un fiore all’occhiello per l’isola ma che gli ha anche procurato dei fastidiosi guai giudiziari dai quali parrebbero non del tutto estranei invidie e rivalità di concorrenti locali. Punto di riferimento di molti ex democristiani panteschi si è sempre reso disponibile per aiutare a risolvere i troppi problemi che assillano l’isola e gli isolani.
Alla Camera dei deputati è stata rieletta la forzista Margherita Boniver oggi Popolo della Libertà. Già sottosegretario agli Esteri nel precedente governo Berlusconi e nell’attuale legislatura Presidente della Commissione bicamerale che vigila sul trattato di Schengen, l’Europol e l’Immigrazione. E’ una filopante doc fin dai lontani anni ’70 con dammuso in contrada Scirafi. Ha sempre mantenuto con le amministrazioni Comunali pantesche, che si sono succedute, rapporti di collaborazione fin dai tempi delle prima Repubblica, quand’era esponente del Psi e ministro in ben due governi. Anche se da posizioni politiche apparentemente contrapposte – per la verità tra Pd e Pdl si direbbe sbocciata una love story - il sindaco Salvatore Gabriele sa di poter contare, come i panteschi in genere, sulla sua attenta disponibilità di sempre.
C’è poi il neo senatore dell’Udc e quindi anche lui all’opposizione, Totò Cuffaro (a ben vedere era eventualmente molto più utile come presidente della Regione Sicilia poltrona a cui ha dovuto però rinunciare) da sempre vicino a Pantelleria dove ha molti amici, vi trascorre sovente qualche giorno di riposo e può essere considerato un filopante a tutti gli effetti.
Infine un neo acquisto piuttosto importante. Ferruccio Fazio sottosegretario al Welfare in questo governo Berlusconi ma anche filopante al 100%, grande sub e vero amante di Pantelleria con dammuso in quel di Cala di Levante. Dal suo importante osservatorio potrà sicuramente aiutare l’isola a puntellare i destini sempre un po’ traballanti dell’ospedale.
E’ quanto offre la legislatura, non è moltissimo ma neppure poco. Non lamentiamoci.
Ferruccio Formentini

venerdì 20 giugno 2008

Veltroni chiude il dialogo con il Cavaliere. Ma va!

Walter Veltroni incalzato da Di Pietro, che con la sua opposizione asfissiante e quasi dissennata gli toglie ossigeno, con i sondaggi che danno il Pd in caduta libera ormai nettamente sotto il 30%, con fronde interne sempre più evidenti e dopo i tragici risultati siciliani che hanno confermato le peggiori previsioni, cosa potrebbe ben dire ai 2500 delegati del partito convenuti a Roma e riuniti in assemblea? Ma è ovvio: “io con Berlusconi non ci parlo più” e giù una sequela di indicazioni demoniache sul conto del Cavaliere. Eggià, ma come pensa allora di poter contribuire all’ammodernamento di un paese che ne ha una assoluta necessità senza dialogare con la maggioranza?

giovedì 19 giugno 2008

Meno denaro a Mourinho.

Per pagare le tasse “che Moratti dia meno denaro a Mourinho”. Parrebbe solo una battutaccia. Ma non lo è. Con una crisi mondiale che va crescendo, i mutui che schizzano alle stelle, l’incertezza del lavoro e le difficoltà per arrivare alla terza e quarta settimana, stare a sentire le cifre e i compensi da capogiro che girano nel mondo del calcio…beh minimo ci si dovrebbe indignare. Ma invece non succede. Televisioni e quotidiani ce le scodellano nelle nostre case, perfino con qualche compiacimento, magari mentre ci stiamo “grattando la pera” per cercare di capire come fare a pagare luce, gas e carburante, schizzati alle stelle.

mercoledì 18 giugno 2008

Sciopero dei giornalisti? Non a tutti dispiace

I giornalisti minacciano scioperi ad oltranza per protestare contro il divieto di divulgare i “gossip” prodotti dalle intercettazioni. La notizia pare essere stata accolta con sollievo e perfino entusiasmo da gran parte della maggioranza di governo. Il motivo? Semplice quasi tutti i quotidiani nazionali sono da sempre schierati contro l’attuale governo e il centro destra, nonostante le scelte degli elettori, e sono i più ligi nel rispettare le proclamazioni di sciopero. Finalmente qualche giorno di tranquillità.

martedì 17 giugno 2008

Veltroni allo sbaraglio.

Che altro si può fare quando il consenso crolla vistosamente e rischia di travolgere tutto. Gridare ai sostenitori rimasti che bisogna serrare i ranghi perché il nemico è alle porte. Anche Veltroni si adegua. E così succede che il buon Walter, vistosamente sollecitato dai suoi, si prepara a demonizzare nuovamente il Cavaliere e il suo governo che rappresentano la summa di tutti i peccati e le malefatte, consumati e da fare. Ma intanto in Sicilia si becca l’ennesimo cappotto.

venerdì 13 giugno 2008

Le mezze stagioni sono tornate. Evviva.

Fino alla metà degli anni cinquanta quando arrivava la fine di marzo nei guardaroba si sostituivano gli abiti pesanti invernali con altri, non estivi, ma che venivano definiti da mezza stagione. C’erano i completi da mezza stagione, le giacche da mezza stagione, le scarpe da mezza stagione e il mitico impermeabile da mezza stagione. D’altronde come dicevano i nostri vecchi: “aprile non ti scoprire”. Poi improvvisamente tutto questo finì, con grande dispiacere dei negozianti, dopo l’inverno c’era l’estate e viceversa. Le mezze stagioni erano definitivamente scomparse. Beh….pare proprio che ora sono ritornate. Facciamocene un ragione.

mercoledì 11 giugno 2008

Il buon Veltroni ha lasciato un buco statosferico nei conti.

Rinvenuto nei conti del Comune di Roma di veltroniana memoria un buco stratosferico e difficilmente ripianabile. Vuoi vedere che da Rutelli l’elezione a sindaco non è sta persa a caso. Insomma è un po’ come se avesse detto ad Alemanno: “vai avanti tu che ha me scappa da ridere”.

martedì 10 giugno 2008

La luna di miele tra gli italiani e il Berlusca..prosegue.

Carramba che sorpresa! Gli ultimi sondaggi dicono che il Governo piace al 59% degli italiani, ben oltre la percentuale di coloro che l’avevano votato. Che i ministri maggiormente severi e minacciosi entusiasmano più del 60% degli intervistati. E, cacio sui maccheroni, il Pil nel primo trimestre è sorprendentemente salito allo 0,5% contro lo 0,3% del 2007. Vuoi vedere che nonostante la nutrita schiera dei “signorno”, che vorrebbero che nulla mai cambi, qualcosa sta mutando anche in questo paese? Incrociamo le dita e avanti così.

venerdì 6 giugno 2008

Quei cattivoni del Nord che insudiciano la linda Campania

Forse il Presidente Napolitano se la poteva risparmiare l’acida battuta sui veleni industriali che le aziende del Nord avrebbero sparso a piene mani nelle discariche abusive della altrimenti ridente Campania. Forse non basta “leggere gli atti”. Forse sarebbe importante, a questo punto, anche chiarire se i “cattivoni” imprenditori del Nord, quando hanno fatto quello che hanno fatto, erano consapevoli di liberarsi delle pericolose e velenose scorie delle loro attività produttive consegnandole nelle mani della camorra napoletana, che ne avrebbe fatto lo scempio che ha fatto, o invece qualcuno li aveva convinti che stessero trattando con vere aziende specializzate nel riciclo dei rifiuti tossici. Altrimenti tutti colpevoli nessun colpevole…camorra inclusa.

martedì 3 giugno 2008

Il porto di Pantelleria e l'infinita tela di Penelope

Porto: se due secoli e mezzo vi paiono pochi
di Ferruccio Formentini

“C’è l’urgente necessità di edificare il porto di Pantelleria o meglio di sistemarlo in modo funzionale poiché già esiste. Lo si è più volte detto ma tocca rilevare ancora una volta in maniera forte l’improrogabile necessità pubblica e privata, politica ed economica, per lo Stato e per il commercio di potere usufruire del servizio di un porto efficiente. L’attuale porto non è in alcun modo in grado di dare protezione quando il mare è in tempesta o solo agitato, e l’Isola ne subisce le negative conseguenza poiché se le navi non possono approdarvi anche i traffici svaniscono e con essi i ricavi per l’assistenza nautica e l’indotto commerciale che potrebbe nascere in seguito alla sosta più o meno prolungata di imbarcazione medie e grandi da crociera. Poiché il porto non è in alcun modo sicuro la flotta navale dell’isola è composta esclusivamente da barchette, e barche che possono essere facilmente ricoverate, in caso di necessità, a terra ma mancano le grandi imbarcazione che, costrette dalla loro stazza, devono rimanere costantemente in acqua e quindi rischiano di subire danni importanti durante le tempeste. E a causa di questa situazione perfino la marina militare non può utilizzarlo come base per le navi che pattugliano in questo tratto di mare. Questo è lo stato dell’arte, anche se il tentativo, mai portato a termine, di migliorarne le condizioni ha rappresentato per lo Stato un notevole esborso di denaro del tutto sproporzionato ai scarsissimi risultati.”
Queste considerazioni sul porto di Pantelleria risalgono addirittura al 1767 e sono di Carlo Antonio Broggia, valente economista napoletano esiliato dal Re borbone per qualche tempo nell’isola per averne criticato l’operato. Eppure sono valutazioni non troppo diverse da quelli che si devono esprimere con rammarico ancora ai giorni nostri. Insomma pare di capire che per il nostro porto, non a caso ribattezzato “Tela di Penelope”, due secoli e mezzo sono trascorsi senza alcun risultato significativo e del tutto inutilmente. Anzi, tenuto conto della tecnologia e dei materiali a disposizione in questi ultimi cinquant’anni, si può perfino dire che sono stati fatti addirittura vergognosi passi indietro. Infatti la relazione che il Broggia aveva inviato al Re per convincerlo a fare eseguire lavori, in grado di migliorare la situazione del porto di Pantelleria, prevedeva molto modestamente l’utilizzo di pietre dell’isola e la forza lavoro dei coatti.
Per affrontare la situazione incancrenita da qualche mese è stata imboccata la via del “commissariamento” del porto affidando il delicato incarico al Sindaco Salvatore Gabriele. Il ricorso a “commissari” più o meno straordinari è una moda in vigore in Italia da qualche anno per tentare di risolvere magagne troppo ingarbugliate. Purtroppo non sempre i risultati sono confortanti. In proposito basta ricordare la quantità di “commissari” che si sono susseguiti nel tentativo di risolvere il problema dei rifiuti campani: un disastro sotto gli occhi di tutti.
Vogliamo però scommettere in positivo e ci attendiamo che da noi le cose possano andare invece per il meglio e alla fine avremo un porto degno di questo nome. In fiduciosa attesa ma consapevoli di quanto il compito sia arduo e zeppo di lacci e laccioli difficili da districare, incrociamo scaramanticamente le dita.
Ferruccio Formentini