giovedì 29 aprile 2010

Se Fini non è riuscito stando 5 giorni in Tv a spiegare....

E’ da domenica che seguiamo ogni giorno il presidente della Camera in Tv. E’ difficile capire dove intende parare e cosa vorrebbe spiegare dato che con la frase susseguente smentisce quanto detto nella precedente. E’ anche poco chiaro (solo Feltri e il Giornale fanno eccezione perché gli stanno proprio sui “santissimi”) con chi vorrebbe prendersela visto che a stare ad ascoltarlo si scopre che Berlusconi è bravo, buono e preparato, idem tutti gli amici (così li chiama lui) del Pdl, e con tutti resta legato al patto di fedeltà. Non intende mettersi con i sognatori dei grandi centri (Presidente della Ferrari incluso) tanto meno fare un Governo istituzionale con quelli del Pd. Insomma non è facile capire con chi potrebbe andare nel caso dovesse andare da qualche parte, ma non si sa dove. La sola cosa che si è ben compreso è che vuole rispetto per le sue idee, anche se non spiega quali, e soprattutto poltrone per i suoi fedelissimi, che ritiene intoccabili. Un po’ poco come progetto di svolta politica. Un suggerimento: rallentare nell’esposizione mediatica fin tanto che le idee non si chiariscano tanto a Fini che agli ascoltatori.

venerdì 23 aprile 2010

Gli errori comuni di Pivetti, Casini, Bertinotti e Fini

Nella prima Repubblica, che fessi del tutto come si vorrebbe far credere non erano, la presidenza della Camera e del Senato, poltrone istituzionali, venivano lasciate a personaggi carismatici e nobili della politica ma ormai ex leader di correnti e partiti, ai margini dei contrasti politici erano in grado di svolgere con impegno, serietà e rispetto il loro ruolo di seconda e terza carica dello Stato. Un esempio, la comunista Nilde Iotti. Nella seconda Repubblica, che forse tanto furbi non sono, queste cariche, soprattutto quella di Presidente della Camera viene affidata regolarmente a personaggi impegnatissimi nella quotidiana lotta politica di partiti: Pivetti, Casini, Bertinotti e Fini. Tutti hanno commesso il madornale errore di illudersi, dopo qualche settimana seduti su quella prestigiosa poltrona, che la nomina sia a vita, che l’attenzione, gli ossequi, applausi, stima, deferenza e ribalta sia rivolta a loro e non alla carica che occupano momentaneamente. Svista molto pericolosa per loro poiché finiscono per servirsi di tutto questo per la loro politica personale senza pensare che quando lasceranno quel “soglio” ritorneranno ad essere dei comuni mortali, finendo sovente fuori gioco per sempre.

lunedì 19 aprile 2010

La seconda Repubblica degli sfasciacarrozze

Il primo governo Berlusconi è caduto quando la Lega ha abbandonato la maggioranza. Il primo governo Prodi è caduto quando Rifondazione Comunista non ha più sostenuto la maggioranza. Il secondo Governo Berlusconi non è caduto, ma è sopravissuto a stento tra mille fibrillazioni provocate da Follini e Fini. Il secondo governo Prodi è caduto quando Mastella ha votato contro. Perché stupirsi se Fini minaccia sfracelli al terzo governo Berlusconi? E’ evidente che la seconda Repubblica ha il Dna dello sfasciacarrozze.

martedì 13 aprile 2010

Sabato. Pro Emergency o contro il Governo?

Ad ascoltare e leggere quello che scrivono a sinistra sulla manifestazione di sabato “io sto con Emergency” sembra proprio di capire che l’adunata nazionale sarà soprattutto contro l’operato del governo italiano, contro il governo afgano e gli anglo americani eppoi, ciliegina sulla torta che non può mai mancare, naturalmente contro Berlusconi. Tranquilli! Il Governo non cadrà per questo. Piuttosto, nel caso, ci sarà da chiedersi di che utilità sarà per la liberazione dei tre italiani arrestati.