mercoledì 27 ottobre 2010

Sempre avanti con la testa rivolta all'indietro

Il nostro resta un paese da sempre straordinariamente incapace di fare delle scelte. Trascorsi un paio d’anni dalle ultime elezioni politiche cresce una fibrillazione generale nella politica, sui media e anche in certa magistratura, per fare cadere il governo legittimamente eletto per poi sostituirlo con uno che privilegi chi aveva perso le elezioni. Se il giochino non riesce, anche se viene fatto di tutto per portarlo a buon fine, allora si ricorre al voto anticipato che generalmente vede promuovere proprio chi l’elettorato aveva precedentemente bocciato. Avanti di questo passo sarà difficile far crescere il paese, salvaguardarne l’economia e soprattutto mettere in campo le riforme di cui abbiamo una grande urgenza. Nel frattempo tutti fanno un gran parlare della necessità di un cambiamento ma intanto si ritorna sempre all’antico.

lunedì 25 ottobre 2010

Politica e giustizia ormai nelle mani dei media.

Sarà anche solo un’impressione sgradevole, tuttavia l’impressione c’è forte e diffusa. In questo sempre più incasinato paese la politica e la giustizia ormai sfuggita dalle mani dei parlamentari e dei magistrati è finita in quelle dei media della carta stampata e della tv. E i giornalisti, come si sa nel nome della loro libertà, possono dire e fare ciò che vogliono, sovente anche a sproposito.

venerdì 22 ottobre 2010

Nessuno vuol più cambiare il mondo

Quando avevamo l’età che hanno i giovani adesso protestavamo perché volevamo cambiare il mondo. Ora i giovani protestano affinché non cambi. Beh…vuoi vedere che allora in qualche modo c’eravamo riusciti.

martedì 19 ottobre 2010

L'elettorato del Pdl per ora tiene, non si può dire altrettanto dei suoi vertici.

Ieri sera al Tg7 Mentana ha comunicato, come farà ogni lunedì, i sondaggi elettorali. Sorpresa! Il centro destra Pdl + Lega (senza Fini e i finiani) resta una coalizione solida nonostante tutti gli errori e i casini compiuti dai vertici del Pdl negli ultimi mesi. Di più! Per battere nelle urne l’attuale maggioranza dovrebbero fare un fronte comune, o meglio un’ammucchiata, che va da Fini fino a Bertinotti passando attraverso Di Pietro e Vendola. Improbabile! Un fatto è apparso in tutta la sua evidenza, l’elettorato di centro destra dimostra uno spirito di sopportazione sconfinato mentre sembra non dare rette alla massiccia campagna denigratoria messa in campo da stampa e tivvù. Toccherebbe ora ai dirigenti del Pdl battere un colpo e saper ricambiare tanta generosità, mettendosi diligentemente al lavoro senza litigare o pensare ad altro. Ma saranno capaci di un simile sforzo?

lunedì 18 ottobre 2010

La Gabanelli sa far di meglio.

La Gabanelli ieri sera sulla Tre ha rovesciato sul Cavaliere una carrettata di fanghiglia fatta di nulla, se non le confidenze di un pescatore, per la noia degli ascoltatori messi in ansia fin dal giorno prima. Peccato perché Report sovente ha offerto di molto meglio. Ma il pensiero mentre si snocciolavano le immagini un po’ troppo ripetitive, ma d’altronde avendo poco da dire non restava che ripetersi, volava altrove. Vuoi vedere che forse c’è del vero quando il “berlusca “ sostiene che esiste un centro di regia che lavora su più fronti per rovesciarlo per vie extra elettorali?

giovedì 14 ottobre 2010

Evviva non c'è più malavita e partiti mascalzoni e disonesti.

Se non ricordo male ai tempi “eroici” di tangentopoli il mondo meraviglioso dei media, dei signori so tutto, e dei politici sopravissuti al terremoto decisi a cambiare la politica nazionale, si scagliarono all’unisono contro la preferenza sulla scheda elettorale. Tutti a gridare, e (almeno così si diceva) con loro tutti gli italiani, che mafia, ‘ndrangheta, camorra, corona unita, candidati in odore di collusione, partiti mascalzoni e disonesti, grazie alla loro capacità di controllare gli elettori servendosi del voto di preferenza inquinavano i risultati elettorali e la politica nazionale. Ora tutti, anzi gli stessi, a strapparsi le vesti e gridare giusto il contrario: “vogliamo, e con noi tutti gli italiani, il voto di preferenza”. E’ evidente: mafia, ‘ndrangheta, camorra, corona unita, candidati in odore di collusione, partiti mascalzoni e disonesti, non esistono più. Evviva

mercoledì 13 ottobre 2010

Obbedisco! Firmato Mentana

Che peccato! Mentana, che tutti sappiamo simpatizzante per la sinistra, stava facendo sulla 7 il miglior Tg di questi tempi. Veloce, moderno, poco fazioso, informato e coraggioso. Un telegiornale gradito dalle persone “intelligenti e non faziose” tanto di sinistra che di destra. Un telegiornale che criticava o approvava, tanto la maggioranza che l’opposizione, senza incensare nè offendere ma sempre con obiettività e a volte un pizzico d’ironia. Tutto l'opposto del Tg1 e Tg3 e non per caso aveva attratto spettatori da entrambi gli schieramenti. Poi improvvisamente ieri sera, del tutto inaspettata, la lunga, inutile, e un po’ troppo imbarazzante perché immotivata – d’altronde non c’era nulla da chiedere o dire - intervista a tappetino a Bersani, leader del Pd. Si vede che c’è odore di elezioni e scattano gli ordini di scuderia, visto che Bersani era già stato da Fazio due giorni prima.

martedì 12 ottobre 2010

Al peggio non c'è mai fine.

Questa si che è bella. Dopo le sue ultime dichiarazioni sembra di capire che il Cavaliere sia soddisfatto del proprio lavoro di Presidente del Consiglio ma profondamente deluso di quanto ha fatto come capo (indiscusso e perfino insindacabile) del suo partito, il Pdl. Se la cosa può rasserenarlo è in buona compagnia, con lui c’è la grande maggioranza di coloro che avevano espresso la proprio incondizionata adesione con il voto. Ma poiché al peggio non c’è mai fine, succede che questi delusi non sanno che fare e a che santo votarsi, visto che i partiti dell’opposizione dura, morbida e perfino strisciante, come i finiani, stanno, per l’appunto, perfino peggio. Quanto basta per tirare a campare ma un po’ poco per ritenersi soddisfatti e sereni.

martedì 5 ottobre 2010

Niente da fare, il Paese non vuole cambiare.

Da sempre il nostro è un paese prigioniero dei piccoli e grandi privilegi di ogni associazione, aggregazione, classe, ai quali nessuno è disposto rinunciare e quindi si resta sempre ancorati come cozze al passato. Per questo non è possibile riformare il paese con le buone. Per assistere a dei cambiamenti ci sono voluti prima Cavour, Garibaldi e una guerra, poi è stata necessaria una guerra mondiale e Mussolini, infine una guerra civile e la vittoria degli Alleati. Per modificare una costituzione ormai vecchia e inadeguata, riformare e modernizzare il paese, imbrigliare le sue troppe caste: politica –giornalismo – magistratura – grande capitale - chiesa tanto per citarne alcune, cosa ci toccherà affrontare?