domenica 26 dicembre 2010

Basta poco per perdere.

Per un punto Martin perse la cappa. Per tre voti Fini perse la faccia.

venerdì 24 dicembre 2010

Individuato l'anello mancante tra il Pdl e il Pd

Silvio Berlusconi, premier e leader del Pdl, alla conferenza stampa trasmessa in diretta dalla Rai: “Eversivi certi magistrati”. Massimo D’Alema, ex premier e personaggio di spicco del Pd, in un massaggio dell’ambasciatore Usa Spogli ripreso da Wikileaks: “La magistratura e la più grande minaccia allo Stato”. Forse identificato l’anello mancante tra il centro destra e il centro sinistra.

lunedì 20 dicembre 2010

Chi butta benzina sul fuoco?

Così il Corriere della Sera di lunedì. Titolo a bandiera in prima: Gasparri vuole arresti preventivi. Il Viminale: così si agita la piazza. Il capogruppo Pdl evoca il terrorismo. Poi invece in seconda ma in basso: “Riforma seria, non diventi un caso di ordine pubblico”. Decleva, il presidente dei rettori: l’Università deve cambiare. Al Corriere, così appare, non dispiace agitare, in caso contrario avrebbe dovuto invertire titoli e spazio loro destinati.

martedì 14 dicembre 2010

E lo davano per bollito.

L’unica proposta TTB (tutto tranne Berlusconi) dell’opposizione, sostenuta da una parte del Fli ex maggioranza, ha avuto l’unico esito prevedibile: Berlusconi, che qualcuno dava per bollito, resta al suo posto conquistando un solido sostegno al Senato e una fiducia per appena tre voti alla Camera. Ed ora il Cavaliere ha tre carte in mano: allargare il suo governo all’Udc e tendere una mano ai finiani pentiti; una navigazione a vista per qualche tempo in attesa di novità; le elezioni anticipate. L’opposizione rimane con un pugno di mosche mentre il Presidente della Camera perde una buona fetta della sua credibilità. Come qualcuno aveva già detto nei giorni scorsi, Fini resta un tattico ma come stratega fallisce ancora una volta.

lunedì 13 dicembre 2010

Senza accordo al voto.

Domani se il Governo avrà la fiducia, secondo la diffusa opinione nell’opposizione, anche se l’ottiene al Senato alla Camera l’avrà solo per uno o due voti e quindi non riuscirà a governare. Ma l’opposizione, Fli inclusi, dimenticano che se vincerà la sfiducia alla Camera, prevarrà solo per uno o due voti mentre al Senato quasi sicuramente perderà e quindi qualunque governo vorranno fare, senza l’approvazione di Pdl e Lega, non potrà governare. Elementare, Fli e Casini o trovano un accordo prima di domani con la maggioranza o il pallino resta totalmente nelle mani di Berlusconi e Bossi. E la scelta del voto si fa sempre più probabile.

venerdì 10 dicembre 2010

C'è in giro una voglia d'inquisizione

Era gia successo qualche mese fa che una libreria esponesse un cartello con la scritta "qui non si vende il libro di.....". Proprio come accadeva con le leggi razziali fasciste. Ieri a Genova una "spesa proletaria" in una libreria, da parte di alcuni studenti che manifestavano contro la Gelmini, si è conclusa con il furto di alcuni libri, ma quello che è ancora più grave - per il segnale simbolico - con la plateale distruzione del libro di Vespa. Evidenmetnte questi giovani assetati di cultura hanno la memoria corta. Simili gesti erano tipici dell'inquisizione, e di tutte le peggiori dittature dal maoismo al nazismo.

venerdì 3 dicembre 2010

Gli italiani lo vogliono

All’epoca delle crociate, per liberare il Sacro Sepolcro dagli infedeli, i crociati partivano verso la Palestina contro i musulmani e il feroce Saladino al grido “Dio lo vuole”. Ovviamente non era Dio a volerlo ma soprattutto l’avidità di troppi cavalieri con pochi tesori e ancor meno gloria in patria. Il risultato: scarni successi e un ferita nella tolleranza tra le religioni mai più rimarginata. Oggi per liberare Palazzo Chigi e il parlamento dagli infedeli (né democristiani e neppure comunisti) assaltano il governo ripetendo ossessivamente “gli italiani lo vogliono”. Ovviamente non sono gli italiani a volerlo (come dimostrano i sondaggi che restano sostanzialmente fedeli al voto espresso) ma l’avidità di troppi leader di partiti e partitini con voti insufficienti per vincere le elezioni. Non resta che augurarsi che le inevitabili ferite per la credibilità della politica siano rimarginabili con maggiore rapidità.

mercoledì 1 dicembre 2010

Non dire gatto fin tanto che non l'hai nel sacco.

A leggere i quotidiani di oggi primo dicembre pare di capire che ormai solo pochi sono ancora certi dell’esito finale che dovrebbe scaturire dal voto di fiducia del 14 dicembre. Mentre si fanno fievoli le certezze, crescono i timori e le perplessità soprattutto di coloro che davano per scontato il pollice verso contro Berlusconi e il suo governo. E intanto nei sondaggi il Pdl si rafforza fino a sfiorare il 30% e con la Lega va oltre il 43% mettendo una seria ipoteca sulle evenutali elezioni antcipate. Vuoi vedere che ancora una volta il Cavaliere se la sfanga?