martedì 27 dicembre 2011

Quando la coerenza è un'altra cosa.

Gianfredo Ruggiero dal Circolo Culturale Exalibour di cui è presidente scrive via Internet: “Di Giorgio Bocca, valente giornalista e scrittore di forte impronta antifascista, conosciamo la sua storia di partigiano, ben poco sappiamo del suo passato di fascista e razzista. Di quando nel 1940 sottoscrive il “Manifesto in difesa della razza italiana” e di quando, dalle pagine del settimanale della federazione fascista di Cuneo, si scaglia contro gli ebrei rei, a suo dire, del cattivo andamento della guerra. Così si esprime Giorgio Bocca il 4 agosto 1942 sul giornale“ La Provincia Granda”: «…questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa della guerra attuale... A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l’idea di essere lo schiavo degli ebrei?».”

E conclude “Le leggi razziali del 1938 furono una bruttissima pagina della nostra storia la cui responsabilità ricade pienamente su Mussolini e su quanti, per ignavia o convenienza, nulla fecero per evitarla. Fu scritta, però, anche da giornalisti come Giorgio Bocca che per compiacere il regime e agevolare la propria carriera giornalistica contribuirono a creare quella “coscienza razziale” che, per fortuna, non intaccò la natura vera degli italiani. Ricordiamo Giorgio Bocca come un grande scrittore contemporaneo, ma evitiamo di innalzargli un monumento alla coerenza. Non ne ha i requisiti.”

Per la verità qualche dubbio in proposito sono in molti ad avercelo.

sabato 24 dicembre 2011

La terza guerra mondiale.

Orgoglio ritrovato, la gente è tornata a sorridere, consapevoli dei sacrifici torna la serenità e altre amenità del genere girano sui media. Evidentemente chi afferma e scrive queste cose non frequenta i bar, non prende i taxi, non va in treno, non ascolta quello che dice la gente normale. Tutti si chiedono piuttosto cosa sta succedendo, l’impressione generale è che la situazione sia fuori controllo e ci si aspetta solo il peggio, il sentimento più forte è la paura dell’oggi e del domani e il fatto che lo spread sia risalito ampiamente sopra i 500 non aiuta. C’è anche chi suggerisce che questa è la terza guerra mondiale e per distruggere e conquistare un paese non servono bombe e carri armati basta annientargli l’economia. Un sereno Natale….. per chi può.

martedì 20 dicembre 2011

Nessuno ne parla ma forse più nessuno ascolta.

Stanno passando del tutto inosservate, se non per gli applausi che giungono dalle piazze, alcune modifiche riguardanti il vitalizio dei deputati e senatori. Per esempio: Chi farà una o due legislature soltanto potrà contare sul vitalizio non prima del compimento dei sessantacinque anni se non addirittura settanta. Questo significa che agli operai, artigiani, piccoli professionisti, ambulanti e a chiunque pratichi una professione modesta viene preclusa l’attività parlamentare. E ovvio che dopo aver abbandonato il proprio modesto lavoro, magari svolto in proprio e autonomamente, per cinque o dieci anni al rientro nella vita lavorativa il suo mestiere non ci sarà più. Senza il vitalizio sarà per lui o per lei impossibile continuare a vivere nella politica puntando sulla prossima tornata elettorale, o rifarsi una nuova attività contando sul piccolo gruzzolo del vitalizio. Una piccola regola demagogica che spazza via la concorrenza dei meno abbienti e fa delle Camere un’esclusiva per ricchi. Appunto come nell’ottocento.

venerdì 16 dicembre 2011

Quando il troppo stroppia

Dalla trasmissione Tv preserale “L’eredità” fanno capolino due notizie sconvolgenti buttate li tra una domandina e l’altra. In Italia ci sarebbero in circolazione 3 volte più architetti che in tutti gli Stati Uniti. Ma non contenti pare che abbiamo 5 volte più avvocati che in Francia. O siamo troppo bravi ma incompresi o le nostre università, incapaci di programmare il numero di studenti, non funzionano e si trasformano in costose fabbriche di disoccupati.

mercoledì 14 dicembre 2011

Coincidenza o biglietto di presentazione?

Ieri sera Monti, Chiar. Prof. e gran Lup. Pres. del Cons. per dirla come il tartassato Fantozzi al quale assomigliamo sempre di più, ci ha un po’ stupiti. Davanti alle Commissione parlamentari Bilancio e Finanze riunite, a un certo punto risponde, più o meno così, ha chi aveva fatto presente che per fare una manovra come questa non c’era bisogno dei Professori: “E’ vero. Ma a chiamarmi a questo incarico siete stati voi. Io non aveva mai chiesto di essere nominato Presidente del Consiglio”. Eppoi giù una ramanzina ai parlamentari pusillanimi. Sarà! Ma allora come mai un paio di settimane, o forse meno, prima del passaggio di consegne, tra il Cav. e il Prof., sul Corriere della Sera faceva capolino un editoriale a firma Monti che spiegava per filo e per segno come doveva essere la manovra per rimettere in sesto l’Italia? Coincidenza o biglietto di presentazione?

lunedì 12 dicembre 2011

Il Governo dei miliardari

Una inviata di Reporter chiede per strada al Ministro Passera quando intende mettersi in regola con il conflitto d’interessi. Il Ministro tranquillizza e assicura che sarà fatto al più presto e aggiunge “Comunque possiedo un quota veramente minima d’azioni della banca, solo per 7 milioni di euro”. Bingo! E chi tra gli operai, i pensionati e classe media che saranno tartassi e massacrati dalle nuove leggi del Governo ha mai visto 7 milioni (ovvero 14 miliardi di lire) di sole azioni? O ci è o ci fa.