lunedì 28 marzo 2011

Europa se ci sei batti un colpo.

”Sono oltre 200 i profughi provenienti dal Nord Africa ed in particolare dalla Tunisia che negli ultimi giorni hanno raggiunto Ventimiglia, accampandosi nella stazione ferroviaria della città di frontiera in attesa di proseguire il viaggio verso la Francia. Alcuni di loro sono riusciti ad entrare in territorio francese clandestinamente, altri sono stati respinti al confine dalla polizia transalpina e vagano per la cittadina ligure, trascorrendo la notte in strada, nei sottopassaggi della stazione o nei vagoni dei treni in sosta.” Questa la notizia e non è difficile prevedere che è solo l’inizio di una situazione di emergenza umanitaria. L ’Italia deve accogliere i clandestini ma la Francia può respingerli. Se questa è l’Europa prima o poi si arriverà a un punto di duro scontro.

sabato 26 marzo 2011

C'è frontiera e frontiera

Qualcuno spieghi ma è comunque difficile da capire. Se gli italiani provassero a respingere, con le dovute precauzioni, i tunisini che tentano di entrare in Italia via mare, sarebbero dei mascalzoni. Se i francesi respingono gli stessi tunisini, facendoli scendere dal treno se è necessario anche rudemente, quando tentano di entrare in Francia via strada ferrata,…beh chi se ne frega. Evidentemente per chi difende i diritti dei migranti c’è frontiera e frontiera.

venerdì 25 marzo 2011

C'è chi rema contro e tifa per Sarkozy

Vendola non apprezza Vespa e neppure la sua trasmissione Porta a Porta, Prodi si ritiene geneticamente differente da Berlusconi, Scalfari è convinto che Giuliano Ferrara sia un suo inferiore, c’ò chi si è gia pentito d’aver stimato De Magistris, e avanti così. Siamo un paese dove in pochi si amano e soprattutto si stimano. E così a furia di cercare di metterselo in quel posto l’uno con l’altro è ormai del tutto normale e non fa scandalo che pur di non dare soddisfazione al governo del centro destra, quando fa qualcosa di buono, quelli del centro sinistra cercano di sabotarlo anche a costo di auto danneggiarsi, visto che alla fine siamo tutti sulla barca Italia che se dovesse affondare sono guai anche per loro. Ed è così che invece che essere solidali con il tentativo di fare una sana opposizione alle intenzioni dei cugini d’oltralpe di fotterci i pozzi di petrolio libici c’è nel parlamento e nel stampa antiberlusconiana chi tifa gongolando per Sarkozy .

lunedì 21 marzo 2011

Sempre più difficile spiegare e capire perchè bombardiamo.

Quando i musulmani erano colti e tolleranti gli davamo addosso al grido “Dio lo vuole”. Adesso che i tolleranti e colti saremmo noi gli diamo addosso al grido “la democrazia lo vuole”. Nell’ultimo decennio è il terzo paese islamico che l’occidente bombarda nel nome della tolleranza, della libertà, del rispetto di chi dissente. Diventa sempre più difficile spiegarlo e capirlo.

mercoledì 16 marzo 2011

E il gatto si rifiutò di entrare nel sacco.

L’avevo detto e scritto un paio di settimane fa a proposito di Gheddafi e la guerra civile in Libia, “non dire gatto finché non l’hai nel sacco”. E invece tutti pur ingessati nell’impotenza si sono sbrodolati in dichiarazioni che davano per scontata la fine del Rais e la vittoria dei ribelli. E se accadrà, come ha dichiarato il giovane Gheddafi, che tra quarantotto ore i lealisti conquisteranno anche Bengasi…beh sarà difficile andare a raccontare al sopravissuto dittatore che si è trattato da parte dell’Europa ma anche dell’Italia solo di un involontario qui pro quo. Domanda: ma i servizi segreti che ci stanno a fare se perfino il sottoscritto si era accorto che ci si doveva muovere con una certa prudenza? Auguriamoci che ci venga almeno risparmiato un Iraq 2.

martedì 8 marzo 2011

Evidentemente ci sono responsabili e responsabili

”Italia come la Libia solo meno sanguinosa. Berlusconi è arroccato nel Palazzo e ha assoldato i suoi mercenari che da noi si chiamano responsabili”. Firmato Massimo D’Alema. Da uno che è stato presidente del Consiglio ci si dovrebbe attendere maggiore classe ed eleganza soprattutto se su quello poltrona ci si è potuto sedere unicamente grazie a una nutrita pattuglia di “responsabili”.

lunedì 7 marzo 2011

Elementare Walter!

Veltroni si è posto questa domanda: “Perché era così facile mobilitare giustamente milioni di persone contro Bush e gli americani in Iraq e nessuno prova a riempire le piazze contro il dittatore Gheddafi?” Stupisce il suo stupore. La risposta è così semplice anzi la si può leggere tra le pieghe della stessa domanda. La sinistra a furia di riempire le piazze per andare a qualunque costo contro i Reagan o i Bush si sono abituati a tifare per i dittatori. Ieri saddamiti e oggi gheddafiani. Elementare Walter.

giovedì 3 marzo 2011

A proposito di Gheddafi: non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco

Il Riformista è un piccolo quotidiano, di sinistra ma non per questo con la bava alla bocca contro il governo Berlusconi, spesso obiettivo e ancor più ben informato. Oggi 3 marzo 2011 in prima titola: “Altro che esilio, Gheddafi sfida la Nato”. Un punto di vista condivisibile, anche se molto preoccupante, alla luce degli ultimi avvenimenti. Vuoi vedere che c’è il rischio che alla fine si debba tornare a trattare con il Rais libico, dato per spacciato troppo rapidamente. Speriamo di no! Sarebbe imbarazzante se al Cavaliere toccasse baciargli di nuovo la mano pur di riaprire le forniture di gas, petrolio, riavviare le attività libiche degli imprenditori italiani e rallentare l’ondata dei migranti clandestini, ma questa volta a grande richiesta dei Franceschini, Rutelli e Di Pietro. Insomma, meglio non dire gatto finché non ce l'hai nel sacco.

martedì 1 marzo 2011

Promesse da onorevole e promesse da marinaio.

Fini: “Se fallisce il mio partito lascerò la politica”. Nobile, alto, non richiesto dagli eventi, proposito e aggiungo, ma non sono solo anzi è un coro, poco credibile. Già aveva assicurato: "se la casa di Montecarlo è del Tulliani mollo la poltrona di Presidente della Camera". E invece…..!?! D'altronde a certe promesse siamo abituati anche Veltroni dovrebbe essere da tempo in Africa e invece…. !?!