martedì 31 maggio 2011

Una sberla al Cav.

Sberla, schiaffo, manrovescio, ceffone, pugno, colpo, cazzotto, sergozzone, percossa, manata…insomma l'offesa chiamatela come volete ma che sia chiaro, inutile cercare scuse, era indirizzato al Cavaliere che contro ogni logica ha voluto trasformare una elezione amministrativa in un plebiscito a suo favore. E si sa a volte il troppo stroppia.

venerdì 27 maggio 2011

Il Cav, è presto per darlo per spacciato

Il Cavaliere risulterà un po’ ammaccato dai numerosi processi, ai quali si sono aggiunti scandali in pensieri, parole ed opere montati a regola d’arte da parecchi media e magari anche da qualche calo nel gradimento elettorale…ma poi va in Tv, alla terza camera presieduta da Vespa, e fa il pieno d’ascolto. Beh….qualcosa vuol dire e forse qualcuno dovrà farsene una ragione. E’ evidente che ancora prestino per darlo per spacciato.

lunedì 23 maggio 2011

Il rovesciamento di ruoli tra i Presidenti.

L’irresponsabile presidente della Repubblica sempre più spesso interviene pubblicamente su leggi con moniti e indirizzi quasi fosse un responsabilissimo presidente del Consiglio. Intanto il presidente del Consiglio è sempre più silente quasi che le responsabilità del suo ruolo non lo riguardassero neppure troppo. Che sia in atto un rovesciamento dei ruoli?

giovedì 19 maggio 2011

E il Fli decise: non decido

Fa quasi tristezza vedere Fini, dopo essere riuscito con una coraggiosa, anche se sventata, prova di forza a mettere in crisi Berlusconi e il Pdl, finire mestamente a rimorchio di Casini e soggiacere al volere di Granata e Bocchino. E così il Fli per i ballottaggi decide di non decidere, come d’altra parte fa Casini da qualche anno in qua, con chi stare. Un po’ poco per chi voleva mutare la politica nazionale.

mercoledì 18 maggio 2011

Il futuro incerto del Fli e del suo leader

Fini, se se ne stava tranquillo e operoso nel Pdl - per il prestigio accumulato in una legislatura come presidente della Camera e per il fatto che la corrente ex An è innegabilmente la più organizzata nel Pdl e sul territorio - sarebbe stato il candidato naturale alla guida del partito per il dopo Berlusconi. Invece la sua impazienza lo ha precipitato, da secondo dopo il Cavaliere in un grande partito a secondo dopo Casini in un piccolo “terzo polo” dove la corrente Fli pare controllare appena un quinto dei già scarsi voti. Alcuni lo hanno già definito un novello re Mida al contrario. Fini però non è nuovo a “sviste” di questo genere pur di dar contro a Berlusconi, verso il quale dopo tutto era in debito per lo “sdoganamento”. Basterebbe ricordare prima l’accordo elettorale con Segni che fece ottenere ad An un consistente perdita di voti eppoi “la comica finale” per festeggiare la nascita del Pdl. Ogni volta ha saputo fare marcia indietro e chissà in futuro, anche se questa volta appare più difficile.

martedì 17 maggio 2011

Se la maggioranza piange l'opposizione non ride.

Proprio quanto il Milan è diventato campione d’Italia e Draghi riceve il via libera per la Bce, prova provata che l’Italia e il suo governo sono stimati all’estero contrariamente a quanto strillano Franceschini e la Bindi, il Cavaliere nella sua Milano si becca una batosta che potrebbe lasciarlo tramortito. Cosa non ha funzionato in questa campagna elettorale? In ordine decrescente: averla trasformata in un plebiscito che nessuno voleva; la freddezza tra Pdl e Lega; il troppo spazio all’irruenza delle Santanchè, ma non solo lei. Comunque se la maggioranza piange l’opposizione non ride: il flop del terzo polo e del Fli in particolare; i guai prossimi futuri provocati dalle rivalità in casa Idv; il Pd vince solo dove doveva vincere ma altrove potrebbe spuntarla solo con candidati non suoi e così cala un sipario sui suoi progetti di sinistra moderata.

lunedì 9 maggio 2011

Il Cavaliere come la Torre di Pisa

E’ ormai da cinque mesi che non passa giorno senza che i maggiori esponenti dell’opposizione si affaccino serissimi allo schermo tv per annunciare al Paese che la maggioranza non c’è più e il governo viene giù. Eddai, eddai, alla fine arriva la verifica parlamentare. I Bersani e i Casini si strofinano le mani pronti ad applaudire il crollo del Cavaliere che invece dimostra, per l’ennesima volta, di essere seduto su una poltrona molto solida, nonostante la diaspora orchestrata da Fini. Se ne facciano una ragione: Berlusconi e la sua maggioranza sono come recita la canzoncina dei tempi andati:” Evviva la Torre di Pisa che pende che pende e mai la vien giù”.

lunedì 2 maggio 2011

Habemus Papam ci spiega perchè Moretti non è riuscito a cambiare la sinistra

Ho visto con grande piacere l’ultimo film di Nanni Moretti, finalmente uscito dalle sue elucubrazioni politiche unidirezionali. Gaia, impertinente, commovente e mai volgare è una bellissima opera che non solo merita di essere vista e gustata ma anche premiata. C’è chi ha voluto vederci una critica alla Chiesa ma in realtà, semmai, si tratta di una arguta riflessione sulla parabola politica dello stesso Nanni Moretti. Lanciato ai vertici del firmamento politico della sinistra dopo la sua dichiarazione plateale e coraggiosa “Con questi qui non si va da nessuna parte” in realtà non ha saputo andare oltre i girotondi contro il centro destra. Un po’ poco per chi avrebbe dovuto rinnovare una sinistra e i suoi notabili, ingessati da un ventennio. Insomma non basta essere il prescelto per un cambiamento bisogna avere anche la forza di realizzarlo, sennò è meglio ritirarsi. Quello che fa il Papa nel film dopo lunga riflessione, ma che sembra aver fatto anche il Moretti politico.