Ma superMonti non aveva ripetuto
più volte che alla fine di questa legislatura né lui e neppure i suoi ministri
sarebbero scesi in politica? Cosi aveva lasciato prima
intendere e perfino garantito a tutti gli italiani. E’ proprio vero tutti pronti
a dire e peste e corna della politica e poi vengono attratti come falene attorno
a una candela dal suo affascinante richiamo.
venerdì 21 dicembre 2012
martedì 18 dicembre 2012
Benigni! Che dulsione.
Vedere un comico come Benigni precipitare
talmente in basso per mancanze di idee, costretto a aggrapparsi per l’ennesima
volata anche volgarmente a un Silvio alla deriva già per conto suo, non può
che rattristare. Bisogna riconoscere che, probabilmente inconsciamente, Benigni
ha tracciato perfettamente la mediocrità
del livello nel quale è precipitato il paese sotto tutti i punti di vista. Politici, imprenditori, commercianti,
cittadini, sindacalisti, registi, attori appaiono tutti quanti, come i comici, incapaci di
rinnovarsi e ripetono con un’insistenza mortale i vecchissimi repertori.
lunedì 10 dicembre 2012
Attenti al lupo Berlusconi.
E’ bastato l’annuncio del ritorno
in gioco di Silvio Berlusconi perché i grandi difensori della democrazia a
senso unico, il loro, si strappassero le vesti e non esitassero a scendere a loro
volta in campo. Da Debortoli a Ezio Mauro è stato un attenti al lupo
esasperato. Perfino la Littizzetto non ha potuto fare a meno di usare la rete
Tv nazionale per annunciare che il Berlusca gli ha rotto i c…ni. Evviva al
democrazia e la libertà d’espressione, purché avvenga in tutte le direzioni.
Forse farebbero meglio concentrare le loro attenzioni su un altro punto: chi sa
far di conto non può non chiedersi come
farà il centro sinistra a vincere e governare se, com’è probabile i voti di Cinque
Stelle, più Lega, più Pdl, più qualche frattaglia andranno oltre il 50%.
venerdì 7 dicembre 2012
Un cenno di risveglio nel Pdl.
Il Cavaliere sembra finalmente intenzionato
a sciogliere le sue riserve ed a scendere nuovamente in campo. La notizia è
stata accolta con giubilo dalla quasi totalità del Pdl e tutti, tranne
cinque o sei tra deputati e senatori, si sono stretti attorno al loro Presidente
allineandosi alle nuove disposizioni. Una mossa che ha spiazzato e innervosito
quasi tutti gli avversari, ad incominciare da Passera. Il governo tecnico non
cade grazie ad alchimie numeriche che hanno garantito la presenza del numero
legale nonostante l’astensione del Pdl. Tutto bene per il centro destra? Si
vedrà! Se i tentennamenti e i dubbi di Berlusconi sono finiti insieme a un
maggior rispetto nei confronti di chi ha sempre lavorato con serietà potrebbero
esserci sorprese positive anche nei sondaggi. Se lo stop end go prosegue
saranno cavoli amari.
domenica 2 dicembre 2012
O dentro o fuori. Cavaliere ormai lo chiedono in molti
Silvio Berlusconi evidentemente
per la posizione rilevante che occupa nella politica, nell’industria, nella
finanza non ha molte opportunità per ascoltare personalmente la gente comune, che
poi rappresentano la strarande maggioranza degli elettori. Circondato dalle sue
“amazzoni” e da un pur sempre nutrito numero di personaggi sempre pronti a
riconoscere, senza se e senza ma, il suo ruolo di leader ha rare opportunità
per ascoltare il parere di chi nutre qualche perplessità per il suo agire. Se
avesse l’occasione, che hanno invece tutti gli altri mortali, di sentire cosa
pesano quelli che fino a qualche mese fa votavano per il Pdl avrebbe parecchie
sorprese. Il giudizio più venduto è che ormai le sua scelta politica è “muoia
Sansone e tutti i filistei”, il Cavaliere deluso e incavolato nei panni di
Sansone mentre filistei sono praticamente tutti gli onorevoli del Pdl, fatta
eccezione per qualche “amazzone”. Non manca però chi giustifica lo stato
confusionale, con il suo tira e molla, che sta travolgendo il partito da lui
fondato aggrappandosi a situazioni di disagio psicofisiche che lo assillano. Dopo
tutto chi non sarebbe depresso dopo aver perso in poco tempo un incredibile
patrimoni di voti? C’è chi dice e pensa ben di peggio mentre si guarda attorno
sbalordito per individuare per chi votare alle prossime elezioni. Renzi, il
predestinato. Insomma ad ascoltare pare di capire che o dentro o fuori dopo
tutto anche per il “Berlusca” nazionale sarebbe una buona scelta accolta con
sollievo da qualche milione di italiani..
martedì 27 novembre 2012
Quando la guerra si fa dura, i duri devono scendere in campo.
Angelino Alfano è il primo e un
ottimo segretario del Pdl. Gentile, disponibile, ben educato, paziente e
perfino ubbidiente verso il Cavaliere Presidente, anzi fin troppo. Tutte ottime
qualità perfette in tempo di pace ma quasi inutili in tempo di guerra. Quando
la guerra si fa dura, e non si puù negare che nel Pdl sia dura, anzi durissima,
i duri devono tirare fuori le p…le. Resta un dubbio vuoi vedere che fra tutte
le ottime qualità di Angelino quelle che mancano sono proprio le p…le. Speriamo
proprio di no per il salvezza del Pdl.
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