lunedì 30 gennaio 2012

La casta non ha colpe se il parlemento costa troppo

Sorpresa! Il Parlamento italiano è il più caro d’Europa ma a pesare è soprattutto la struttura, non gli onorevoli. A confermarlo non è un pinco pallo qualsiasi ma un’analisi dettagliata realizzata da Carlo Bertini e pubblicata su La Stampa del 30 gennaio 2012. A fare esplodere i costi del Parlamento non sono i Parlamentari che pesa solo per il 24% ma bensì i dipendenti che volano al 43%. Insomma deputati e senatori sono stati accusati ingiustamente di essere un peso mentre a trascinare la baracca a fondo sono invece commessi, uscieri, interpeti, stenografi ecc.ecc. E adesso, Fatto Quotidiano, Libero, Giornale ma anche La Repubblica e Corriere della Sera e altri ancora, come faranno a riempire le loro pagine già povere di notizie.

sabato 28 gennaio 2012

La fuga dei cervelli.

I soliti media esperti nella disinformazione ci avevano convinti che i giovani cervelli nazionali erano costretti fuggire all’estero per trovare lavoro ed essere finalmente apprezzati al giusto valore. Poi si scopre che anziché fuggire sono beatamente addormentati, ormai non più tanto giovani, sui banchi delle università. Sarà il caso di metterci rimedio.

venerdì 27 gennaio 2012

Andiamoci piano nel gettare fango sui popoli.

Se il comandante Schettino, finto inconsapevole e irresponsabile del disastro navale provocato anche standosene su uno scoglio al sicuro, secondo alcuni media tedeschi è l’emblema degli italiani che si potrebbe allora dire dei tedeschi, in troppi finti inconsapevoli e irresponsabili dell’olocausto accettato fino all’ultimo minuto della Seconda guerra mondiale standosene al sicuro, credevano loro, sotto le responsabilità del nazismo. Andiamoci piano nel gettare fango sui popoli. Rommel, a chi tra i suoi ufficiali si lamentava in Africa degli alleati italiani, rammentava che se il popolo germanico era civile lo doveva in buona parte a questo popolo e alla loro civiltà che stavano criticando. Chissà, forse anche per questa visione della civiltà condivisa Rommel venne poi costretto al suicidio.

lunedì 23 gennaio 2012

Full Monti, nuova star delle tv.

Due icone della tv sempre al top dell’aggressività quando intervistavano un politico del centrodestra soprattutto se faceva parte del Governo Berlusconi, da quando c’è super Monti, che pur porta avanti gran parte dei programmi berlusconiani già impostati anche se rimasti irrealizzati, si sono trasformate in agnelline pronte ad interviste a “tappetino” a chiunque è membro del Governo Monti. L’ultimo weekend ci ha offerto un spettacolo al limite del comico. Il presidente del Consiglio prima a “otto e mezzo” dalla Gruber e poi dall’Annunziata “in ½ ora” ha avuto l’opportunità di non dire assolutamente nulla limitandosi a ipnotizzare intervistatrici e pubblico senza che le due, altrimenti toste, osassero fargli una sola domanda imbarazzante mentre nel frattempo con sorrisi accattivanti e totalmente prone lo lisciavano. E la chiamano informazione. Via… sappiamo che quando volete sapete far di meglio.

martedì 17 gennaio 2012

Se le cose stanno così bisognerà pure difendersi

Ricevo e giro pari pari:
Standard & Poor’s e' di proprieta della McGraw-Hill Companies Inc., il colosso delle comunicazioni, dell’editoria e costruzioni, presente in quasi tutti i settori economici. Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, membro del Board of Directors della United Technologies (multinazionale statunitense dell’ aviazione e degli armamenti) e membro del Committee on Directors Affairs della Conoco Phillips (colosso del petrolio ed energia). Ha sede al Rockefeller center di New York Tra i membri del Board of Directors della McGraw-Hill, che decidono quindi anche dell'attività della S&P, troviamo: Winfried Bishoff, presidente della Citigroup Europa e uomo di punta della Henry Schroder Bank di Londra; Dougals N. Daft, presidente della Coca Cola Co.; Hilde Ochoa-Brillenmbourg, alto responsabile della Credit Union del FMI-World Bank; James H. Ross, della British Petroleum; Edward B. Rust Jr., presidente dell’assicurazione State Farm Insurance Company (gigante del settore assicurativo, bancario e immobiliare, sotto inchiesta per le politiche troppo disinvolte dopo l'urgano Katrina), direttore della Helmyck & Payne, colosso del settore petrolifero e già membro del Transition Advisory Team Committee on Education della presidenza di George W. Bush (padre); Sidney Taurel, presidente della farmaceutica Eli Lilly (quella del Prozac) e direttore dell'IBM, già membro nel 2002 dell’Homeland Security Advisory Council (l'apparato dell'antiterrorismo) quindi non una semplice societa' di rating che si limita ad esprire giudizi indipendenti, ma bensì una societa' utilizzata per fare gli interessi di potenti lobby di potere americane e probabilmente (se non sicuramente) controllata dagli illuminati.

lunedì 16 gennaio 2012

Si stava meglio quando si stava peggio?

C’è chi dice che quanto stiamo vivendo sia la terza guerra mondiale scatenata dal dollaro e la sterlina contro l’euro. C’è chi invece ci vede il crollo mondiale del capitalismo. Altri invece danno la colpa di tutto questa alla fine del sistema bancario così come l’avevamo conosciuto fino a poco tempo fa. Un fatto nel frattempo è emerso in tutta la sua evidenza: che senso ha esserci liberati di un governo eletto dagli italiani per sostituirlo con uno di professori e voluto soprattutto dal Presidente della Repubblica, per poi scoprire che l’unico risultato positivo fin’ora ottenuto sono i conti in ordine così come li aveva voluti e lasciati Tremonti durante il governo del Cav.? C’è già chi pensa: “si stava meglio quando si stava peggio”.

martedì 10 gennaio 2012

Oggi son un po' malinconico.

Malinconico lascia la poltrona di Sottosegretario per fatti del 2008 quando faceva parte del Governo Prodi, e c’è chi è malinconico visto che nessuno si domanda come mai un Sottosegretario di Prodi fosse così coccolato dalla “cricca”. Qualcuno è malinconico nel costatare che le agenzie di rating ci vogliono declassare e lo spread cresce anche se non c’è più il Cavaliere al governo. Forse non ce l’avevano raccontata giusta e anche per questo c’è chi è malinconico. Cribbio quanta malinconia in quest’inizio d’anno.

lunedì 9 gennaio 2012

Per sorprendere gli evasori è indispensabile far loro credere che questo non potrà mai accadere.

Difficile non vedere nei blitz della Finanza in caccia di evasori Vip a Cortina, Portofino, Santa Margherita a conti fatti solo uno spottone a favore dell’operato dell’Ufficio delle Entrate e questo è positivo, ma anche, ora che sono stati avvertiti del pericolo, la fuga verso località turistiche prestigiose straniere degli evasori incalliti – peraltro ottimi consumatori – che abbandonerebbero così qualunque centro di soggiorno italiano altrettanto prestigioso. Queste operazioni per essere efficaci richiedono discrezione e sorpresa. Insomma per un buon risultato l’evasore non deve aver alcun timore ed è indispensabile che sia convinto di trovarsi al sicuro in un “ventre di vacca”. Nell’era telematica incrociare i nominativi dei contribuenti con i dati relativi alla proprietà della macchine costose, barche e aeroplani e volendo anche cavalli da corsa, proprietà di immobili, alberghi frequentati, attività con relativi fatturato e reddito ecc, ecc è una operazione che richiede solo buona volontà, un uso appropriato dei computer, dei buoni programmatori e solo alla fine di un serio lavoro, favoriti dalla segretezza, godere della possibilità di andare a colpo sicuro e pescarne molti di più di evasori. Già, ma tutto questo non finisce sui giornali e in Tv.

mercoledì 4 gennaio 2012

"brutti, sporchi e cattivi".

C’è qualcosa di strano anche quest’anno nell’aria. I media, soprattutto la carta stampata troppo spesso ampiamente sovvenzionata dallo Stato anche oltre il buon senso, insistono nella delegittimazione del Parlamento. Sono sovente impegnati nel denunciare i costi della politica, a loro dire, troppo elevati quando non causa principale dei buchi di bilancio per lo Stato per colpa di una casta composta da “brutti, sporchi e cattivi”. C’è del vero ma non tutto quanto viene raccontato è vero. E’ stato sufficiente fare seriamente due conti ed è subito emerso che i parlamentari italiani percepiscono un compenso che è si il più elevato d’Europa, ma è anche molto tassato, il più tassato d’Europa. Insomma quello che lo Stato da con una mano se lo riprende con l’altra. In compenso rimborsi e contributi per l’attività sono tra i più bassi. Risultato un gran polverone che rischia di restare tale, delegittimazione a parte. Quest’ultima resterà. Sarebbe bene tener presente che i media, durante il fascismo, diedero una consistente mano al regime per far chiudere senza proteste un parlamento e con lui la democrazia. Eggià la democrazia costa, ma quando vengono mandati a casa chi la rappresenta e difende non ci vorrà molto per accorgersi che i costi per il Paese diventano più elevati e non solo quelli economici, ma allora sarà troppo tardi.