giovedì 29 maggio 2008

Governo ombra...che goduria.

Un governo ombra che sembra soprattutto dovere fare ombra. Almeno quel che appare a seguire il tg Rai1 e Rai3. Sarà un’impressione ma in quei telegiornali c’è più interesse e godono di maggior visibilità le dichiarazioni dei così detti ministri ombra che quelle dei ministri veri. Procedendo così si rischia di far precipitare i tg se non nel ridicolo almeno nella noia. Anche perché le dichiarazioni degli “amati” ministri ombra saranno anche di alto gradimento per alcuni ma lasciano il tempo che trovano….mentre quelle dei ministri veri hanno ben altro significato. Aggià!!!!. I ministri del governo vero probabilmente hanno l’ordine di parlare il meno possibile (salvo Brunetta) mentre quelli ombra…..evvai a ruota libera. E così il giornalista fa anche meno fatica a procurarsi la notizia.

martedì 27 maggio 2008

Che fine hanno fatto i napoletani ben pensanti?

E’ difficile non notare quanto il disastro dei rifiuti campani sembra non sollecitare la buona volontà dei napoletani per facilitare una rapida soluzione che dovrebbe invece essere il primo interesse di tutti quanti. Le immagini che arrivano nelle nostre case ci mostrano strade perennemente ingombre di immondizie, non solo di rifiuti domestici come dovrebbe essere, ma anche di copertoni d’automobili, di mobili dimessi, di tazze del gabinetto, frigo, materassi, reti del letto ecc. ecc. ecc. ….insomma sono troppi coloro che profittano del caos per fare un bel ripulisti nelle proprie cantine. Proviamo anche a chiederci dove sono finiti i napoletani della buona e alta società che, stretti attorno a Bassolino, pontificavano sul “rinascimento napoletano”. Tutti scomparsi. Non sarebbe il caso che tornassero in tv e rioccupassero di nuovo le pagine dei quotidiani per spiegare questa volta ai propri concittadini che l’immondizia è soprattutto patrimonio di chi la produce e la Campania va ripulita anche se dispiace alla camorra, ma per farlo ci vuole la buona volontà di tutti. Avanti così e gran parte degli italiani si stancheranno di amare i napoletani come è invece sempre stato in passato.

giovedì 22 maggio 2008

Chiuso il caso Cogne.

Dopo oltre 6 anni si è chiusa la vicenda di Cogne. L’assassina è finalmente assicurata alla giustizia e immediatamente richiusa nelle patrie galere, dove resterà per 16 anni, anche se il suo rimane un omicidio senza movente, senza arma del delitto, senza testimoni, senza confessioni e con delle prove probabilmente troppo poco provate. Grande scoramento nelle tivvù. E adesso di cosa potranno parlarci dopo aver passato per così tanto tempo, tanto tempo a sviscerare, per la curiosità del pubblico, il delitto per lo più da posizioni colpevoliste? Toccherà raccontarci della povera signora Franzoni le sue prigioni.

domenica 18 maggio 2008

Bassolino tende la mano.

Profittando della giornata ecologica voluta dalla Iervolino, O Re dal suo trono di monnezza annuncia, ai napoletani occupati a spalmare con ira su tutte le strade della città i rifiuti urbani che più nessuno riesce a raccogliere, che tenderà la mano a Berlusconi e al suo Governo. Com’è buono Bassolino.

venerdì 16 maggio 2008

Terremoto di Messina e Reggio Calabria

www.Gensitalica.Network
Salvati da uno profondo sguardo d’amore.
Di Ferruccio Formentini
Era quasi l’alba del 28 dicembre del 1908 quando tra Scilla e Cariddi (nomi profetici) si scatenò un maremoto provocato da un potentissimo terremoto che in pochi istanti devastarono la calabrese Reggio e la dirimpettai siciliana Messina. Due città che si specchiano nello stesso stretto marino che, unendo lo Ionio al Tirreno, le separa facendo nel contempo della Sicilia un’isola. Due importanti centri urbani e due comunità così vicini così simili eppure così tanto lontani e così diversi. La Calabria bellissima ma anche durissima e impervia non è mai stata una regione facile e aperta al visitatore tanto che fin dai tempi antichi chi dallo “stivale” deve recarsi in Sicilia trova più agevole saltare le terre calabresi, ieri imbarcandosi a Napoli per sbarcare sull’isola oggi addirittura con un comodo aereo. Sarà forse per l’antica ritrosia che rendeva quelle contrade misteriose e perfino pericolose, sarà per le difficoltà nei collegamenti stradali mai superati, sarà perché gli storici ma anche i cartografi spesso si lasciano andare ad improvvisazioni fantasiose non sempre veritiere, fatto sta che tutto ciò che di notevole riguarda quel braccio di mare, sovente capriccioso e pericoloso fin dai tempi di Omero, viene riportato come “di Messina”. Insomma si passa dallo stretto di Messina al terremoto di Messina e c’è già chi parla del ponte di Messina.
A ben vedere i calabresi avrebbero più che un motivo per lamentarsi. E così per rimediare, ci rendiamo conto ovviamente in piccolissima parte, raccontiamo un episodio che riguarda Reggio Calabria e che i libri di storia ignorano.
Correva l’anno 1543 e i francesi a Tolone avevano organizzato un incontro al vertice tra grandi ammiragli che controllavano il Mediterraneo con l’intenzione di portare pace in questo mare devastato da una interminabile guerra tra l’impero Ottomano che tentava di sfondare verso occidente, con l’aiuto dei corsari al servizio del Sultano, manovra a cui si opponeva l’Impero spagnolo alleato con Venezia, Genova, e con il Papa. Grande ammiraglio della potentissima flotta corsara con base ad Algeri era il pascià d’Algeri Khair-Eddyn (Bene della Religione) meglio noto con il nome di battaglia Barbarossa. Tutti i grandi si erano messi in mare alla volta del porto di Tolone alla testa di agguerrite flotte. Evidentemente la fiducia reciproca dopo decenni di tranelli, agguati, tradimenti e soprattutto massacri, era quello che era…..scarsissima.
Khair-Eddyn grande stratega ma anche vero uomo di stato proveniva come tutti i corsari al servizio del Sultano dalla pirateria e quindi non gli facevano difetto coraggio, crudeltà, avidità. Le flotte corsare erano composte soprattutto da velocissime galera da combattimento spinte da oltre un paio di centinai di rematori che però male affrontavano le burrasche e quindi navigavano prevalentemente bordeggiando. La rotta da Algeri verso Tolone prevedeva quindi l’attraversamento dello stretto di Messina.
Per rifornire la cambusa, non lasciare inattiva la ciurma, e procurare un po’ di bottino, di tanto in tanto, lungo l’interminabile tragitto la flotta sostava per saccheggiare qualche cittadina marinara scelta a caso. Appena da Siracusa giunge la notizia che le navi del Barbarossa sono dirette verso lo stretto a Reggio Calabria e a Messina si sparge il panico e nelle due città si apprestano, non senza timore, le difese. Giunto di fronte a Reggio Calabria, il corsaro ritiene venuto il momento per sgranchirsi le gambe e menare le mani. Per i corsari lavoro di routine. In meno che non si dica espugnano la cittadella e mettono a tacere qualunque difesa. Intanto i messinesi, mentre tiravano un sospirone di sollievo per essere stati risparmiati dalla scelta del corsaro, guardavano altrove per non essere tentati dal dover soccorrere i malcapitati.
La ciurma corsara era in trepidante attesa dell’ordine per il saccheggio e il massacro quando lo sguardo terribile del loro sanguinario capo incontra i grandi occhi profondi di una fanciulla appena tredicenne, Donna Maria, la figlia del governatore spagnolo. Dentro a questi occhioni tremanti l’anziano corsaro ci si perde irrimediabilmente e perdutamente s’innamora. Riparte con il suo amore dopo aver risparmiato Reggio e i suoi abitanti. I due piccioncini consumeranno a Tolone la luna di miele dove Khair-Eddyn, per fare sempre più colpo sulla sua giovanissima amata, si esibirà in tali e tanti capricci da spingere gli alleati e ospiti francesi sull’orlo di una crisi di nervi. Sotto la dura scorza, che gli permetteva di superare qualunque esperienza senza lesinare in crudeltà e freddezza, batteva anche il cuore di un tenerone, romantico e sentimentale. Il colpo di fulmine si rivelò reciproco. La poco più che bambina Donna Maria lo seguirà dovunque innamorata e fedele. I due ebbero un figlio, Hassan. Khair-Eddyn morirà tre anni più tardi tra le braccia di Donna Maria.
Ma fu solo grazie ad una romantica storia d’amare che Reggio Calabria e i suoi abitanti si salvarono dalla distruzione.
Ahiloro nel 1908 non ci sarà uno sguardo benevolo a salvarli ma solo l’aiuto dei soccorritori a disastro avvenuto.

martedì 13 maggio 2008

E piove, piove....

Sarà un’impressione ma da quando ci hanno prima spiegato e poi certificato, che c’è la siccità per colpa nostra.....piove in continuazione. Vuoi vedere che non tutti la raccontano giusta?

venerdì 9 maggio 2008

Che barba, che noia.

Giovedì sera a Porta a Porta i reciproci capogruppo di Camera e Senato del Pd e del Pdl hanno messo in scena il nuovo corso politico sotto gli occhi luccicanti per la commozione di Vespa. Mai visti e sentiti tanti salamelecchi, sorrisini compiacenti, fervorini e di tanto in tanto rispettosissime e appena sussurrate rampogne tra maggioranza e opposizione. Diciamo la verità, divertimento e interesse uguale a zero. Se si va avanti così si rischia di passare dalla ruspante “commedia all’italiana” al noiosissimo “minuetto”.

martedì 6 maggio 2008

C'è chi è peggio.

Quasi ogni giorno, aggrappato a qualche dichiarazione di Berlusconi o suoi vicini, Veltroni (ma non solo lui) coglie l’occasione per sottolineare come la nuova maggioranza “comincia male”. Sarà anche vero, tuttavia piacerebbe ascoltare qualche commento sulle sanzioni che l’Ue ha affibbiato all’Italia per i rifiuti, allo sgradevole polverone per le dichiarazioni dei redditi finite in internet o per tutti i dati economici rivisti in notevole ribasso. Sarà un’impressione ma se il nuovo Governo, che ancora non c’è, “incomincia male” quello che sta uscendo di scena e da sempre così vicino al Pd, “finisce peggio”.