lunedì 29 novembre 2010

Da internet alla ceralacca

Dopo la valanga di documenti e informazioni segrete ma soprattutto solo confidenziali della democrazia statunitense, che Wikileaks ha rovesciata via internet sul mondo intero, non ci sarà da stupirsi se in futuro alla diplomazia toccherà comunicare, come in antico, con lettere cifrate, chiuse in buste sigillate con la ceralacca e trasferite da una sede all’altra in valigia diplomatica.

mercoledì 24 novembre 2010

La metamorfosi del Tg di Mentana

Quando apparve sul video il Tg7 di Mentana fu un grido di sollievo generale. Finalmente un telegiornale che pur parlando al cuore dell’opposizione non faceva propaganda contro la maggioranza e neppure troppo a favore dei leader di sinistra. Non per niente parecchi sostenitori del centrodestra, che com’è noto non sono tutti di destra, erano diventati suoi soddisfatti piccoli fans. Poi però le cose sono cambiate improvvisamente il Tg tanto apprezzato si è trasformato nella copia del Tg3. Barra a sinistra, il nemico è Berlusconi con i suoi sostenitori e soprattutto il più ampio spazio ai leader della sinistra. Peccato.

lunedì 22 novembre 2010

Chi vorrebbe il Cavaliere come il tacchino a Natale?

C’è qualcosa di strano oggi nella politica italiana. Sembra di capire che molti, nell’attuale opposizione media inclusi, gradirebbero che la maggioranza vada a cosa spontaneamente per poi sostituirla con una nuova che metterebbe insieme, per sistemare i problemi del paese, i post fascisti con i post comunisti i post democristiani con i neo giustizialisti e frattaglie varie. Insomma un’alleanza veramente sorprendente ma anche poco credibile che ha un unico obiettivo sbarazzarli senza troppa fatica da Berlusconi, Lega e tutti coloro che hanno vinto le ultime tre elezioni. Poiché l’operazione potrebbe non riuscire insistono affinché il Cavaliere, il suo governo e la sua maggioranza si comportino responsabilmente come il tacchino a Natale. Vorremmo sbagliarci ma forse il progetto andrebbe migliorato.

giovedì 18 novembre 2010

Troppi cretini negli stadi di calcio

Un rappresentanza italiana di cretini da stadio si è spinta fino in Romania per fischiare a priori l’italiano Balottelli perché nero di pelle e per mettere in mostra con soddisfazione la propria cretineria. Per farlo con maggior efficacia hanno anche esibito uno striscione con la scritta “no alla nazionale multietnica”. Chissà quanti fra loro alla domenica tifano tra gli ultrà, che sovente allineano tra le propri schiere parecchi cretini, di squadre multietniche come Milan, Inter, Juve, Roma, tanto per fare qualche nome.

lunedì 15 novembre 2010

Montezemolo: meno politica più attenzione alla Ferrari

Inascoltati, c’eravamo permessi di suggerirlo già qualche tempo addietro. Il Presidente della Ferrari, Montezemolo, avrebbe dovuto preoccuparsi un po’ di più dei risultati del settore corse e un po’ meno dei convegni e assemblee politiche che vorrebbero proiettarlo sulla poltrona, quanto mai scomoda, di Premier. Probabilmente oggi Alonso sarebbe campione del mondo.

venerdì 12 novembre 2010

"Meglio il velo che la velina"

Su "IL" la nuova e bella rivista del Sole 24 ore si legge “Meglio il velo che la velina” e poi la dichiarazione di Aisha la 42enne islamica e velata nata in Danimarca e cresciuta protestante: “Avete mai sentito di una donna con il niqab vittima di violenze?.” Se è per quello non si è neppure mai sentito di un barbone rapito per chiederne il riscatto. Vediamo di non banalizzare i fenomeni.

mercoledì 10 novembre 2010

Piove. Governo ladro!

Piove, piove piove. Mammamia quanto Piove! E il popolo dell'opposizione, finiani inclusi, reagisce con il più classico e tradizionale Governo ladro. Un caso nazionale di scarsa immaginazione.

lunedì 8 novembre 2010

Viva le donne

In attesa che qualcuno chiarisca il dubbio nazionale, visto il putiferio, se à meglio guardare le belle donne o essere gay applaudiamo comunque le prime che ci hanno regalato una domenica d’oro. Ai mondiali di scherma nel fioretto vincono medaglia d’oro, d’argento e di bronzo, ovvero un podio tutto italiano, mentre a San Diego portano a casa per la terza volta la Fed Cup stracciando gli Stati Uniti.

In politica: Sempre le solite rappresentazioni

Niente di nuovo sotto il sole Tutto era già stato visto. Nel penultimo governo Berlusconi, per intenderci quello che in seguito ai troppi litigi fini per consegnare la vittoria a Prodi, Fini – anche se non c’era ancora il Pdl - aveva già messo in scena l’odierna rappresentazione. Aveva imposto a Berlusconi un’umiliante crisi di Governo a metà legislatura con un rimpasto che vedeva l’esclusione di Tremonti dal ruolo do ministro. La sola differenza è che allora Fini non pagò pegno, mentre oggi rischia molto di più: ovvero potrebbe giocarsi la presidenza della Camera dopo essersi cacciato nel vicolo cieco delle elezioni anticipate o peggio di ritrovarsi alleato della sinistra, un abominio per i suoi sempre più (s)fascio-fedelissimi.