martedì 8 dicembre 2009

Nel Medioevo i mutamenti climatici erano più spaventosi di quanto i pessimisti promettono per il nostro futuro.

“La modificazioni del rilievo sono accelerate talvolta molto bruscamente dall’azione delle acque: improvviso sprofondamento di una testa di ghiacciaio che trascina un pezzo di montagna; straordinari innalzamento delle acque, come la piena che modifica profondamente la rete padana, respingendo l’Adige verso il nord, e dandogli accesso all’Adriatico, ma privandolo del Mincio a vantaggio del Po, di cui sposta la foce di parecchi chilometri verso il nord.” Non si tratta di una previsione sul prossimo futuro uscita dai lavori di Copenaghen ma più semplicemente di quanto accaduto nella piena del 587 d.C. quando l’inquinamento atmosferico per colpa dell’uomo neppure esisteva, come descrive Albert Delor nella sua “Vita quotidiana nel Medioevo”.

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