venerdì 10 dicembre 2010

C'è in giro una voglia d'inquisizione

Era gia successo qualche mese fa che una libreria esponesse un cartello con la scritta "qui non si vende il libro di.....". Proprio come accadeva con le leggi razziali fasciste. Ieri a Genova una "spesa proletaria" in una libreria, da parte di alcuni studenti che manifestavano contro la Gelmini, si è conclusa con il furto di alcuni libri, ma quello che è ancora più grave - per il segnale simbolico - con la plateale distruzione del libro di Vespa. Evidenmetnte questi giovani assetati di cultura hanno la memoria corta. Simili gesti erano tipici dell'inquisizione, e di tutte le peggiori dittature dal maoismo al nazismo.

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