lunedì 8 settembre 2008

C'e chi preferisce il verosimile al vero

Spesso i media anziché dedicarsi all’informazione preferiscono puntare sulla confusione e se possibile sulla demonizzazione o meglio sul linciaggio di questo o quell’uomo politico. Se il caso offre bocconi ghiotti, anche sul semplice sfortunato cittadino di turno. Qust’andazzo viene da lontano, esplode con Giovanni Leone, presidente della Repubblica, per arrivare in un crescendo vagneriano alla “epopea” di Mani Pulite. Si sperava che raggiunto il top, le “anime pure” della comunicazione si dessero una calmata magari rispolverando il primo dovere di un giornalista: informare senza partigianeria. Errore! Non soddisfatti per la caduta del primo governo Berlusconi a mezzo stampa, il piacere nel confondere il vero con il verosimile perfino cresce senza confini con i susseguenti governi fino a far scivolare rovinosamente il “perbenissimo” Prodi sulla buccia Mastella e signora. E’ vero che da quando è nata la seconda Repubblica governi e maggioranze non sono mai riusciti a spiegare al paese quanto di buono facevano. Quando tentavano di far sentire la propria voce, i toni erano talmente flebili e confusi che diventava difficile applaudire perfino per chi li fiancheggiava. Anche recentemente non sono mancati i casi clamorosi. La soluzione nei tempi previsti di un disastro dalle conseguenze catastrofiche per l’immagine dell’intera nazione come la “monnezza” di Napoli e Campania ha fatto notizia per poco più di 24 ore. Se un ministro scafato come Maroni finisce per essere paragonato a “Mangiafuoco”, che rubava i bambini per trasformarli in ciuchini, solo perché tenta di toglierli dalla strada per mandarli a scuola e se possibile sottrarli a chi li sfrutta….beh c’è da riflettere tanto più che perfino la Ue ne ha approvato l’operato. Chi governa, oltre a preoccuparsi della guida e dell’amministrazione, dovrebbe anche procurarsi degli ottimi comunicatori soprattutto in un paese dove dal ’92 l’informazione – che ha gioiosamente partecipato al golpe mediatico giudiziario – è drogata e spara potenti dosi di “caz.ate” catastrofiche per conquistare la ribalta. L’ultimo clamoroso caso lo ha offerto Famiglia Cristiana che, per nulla preoccupata di finire all’inferno a causa delle menzogne sparse per il proprio tornaconto, in pieno ferragosto - per giorni e giorni - guadagna un primo piano su quotidiani e Tv con una notizia bomba: Berlusconi è come Mussolini. Complimenti! La Santa Madre Chiesa ha preso le distanze ma lo sconcerto rimane.
Ferruccio Formentini

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