A sinistra riparte la notte dei regolamenti di conti. Romano Prodi va da Fazio ma non si accontenta di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Torna invece in pista e da il via al “massacro” del povero Walter Veltroni colpevole, a suo giudizio, d’aver voluto la caduta del suo governo, per la verità già in crisi e che comunque sarebbe crollato da lì a poco per manifesta litigiosità e insufficienza di voti al senato, nonostante il sollecito e molto criticato aiutino del soccorso “senatori a vita”. Speriamo non ci tocchi sopportare nuovamente le stucchevoli diatribe tra i troppi leader del Pd.
lunedì 16 marzo 2009
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