lunedì 11 gennaio 2010

A Rosarno non vedevano, non sentivano e non parlavano

Servizi televisivi li avevano ampiamente documentati da tempo e tutti conoscevano la situazione di sfruttamento degli immigrati di Rosarno. La ‘ndrangheta li importava dall’Africa, li costringeva alla clandestinità senza documenti, li sottoponeva a un caporalato feroce e li cedeva a bassissimo costo e in nero ai coltivatori. Questo era quanto succedeva, virgola più virgola meno. Prevedere, con tanta illegalità, che prima o poi la situazione si sarebbe fatta esplosiva non richiedeva una grande capacità d’analisi e neppure molta fantasia. Semmai c’è da chiedersi come è potuto accadere che dai sindacati agli ispettorati del lavoro e alle Asl, dalla polizia ai vigili urbani, dalla curia al comune e alla provincia, poi su, su fino alla regione e al governo centrale, nessuno si fosse mai accorto che lì qualcosa non funzionava a dovere. Mah!!!

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