lunedì 22 febbraio 2010

Sanremo è finito e tutti son contenti

Si è concluso un festival della Canzone e tutti sono stati accontentati. Finalmente una conduttrice di successo, legata a un uomo molto più giovane di lei e madre ma non sposata, che ha inconsapevolmente smitizzato la famiglia come la varrebbero certuni, ma che grazie alle sue forme e la sua simpatia nazional popolare ha sgominato anche il mito delle “veline”. Ha vinto una cantante di origine africana ma che conosce perfettamente l’Italia e l’italiano, spianando la via all’integrazione che tutti reclamano ma nessuno si adopera per averla. L’erede al trono è arrivato secondo come canterino, accompagnato da qualche fischio, ma si è anche dimostrato l’unico italiano in grado di apparire su un palco vestito come si deve e con un aspetto civile. C’è stato perfino il siparietto sindacale per Termine Imerese che ha offerto un Costanzo quasi nel pallone, fischi per Bersani e applausi a Scajola entrambi immeritati. E quel che più conta, dal punto di vista spettacolo, tutti i big sono stati bocciati mentre ha vinto un quasi sconosciuto con una canzone appena appena sufficiente. Insomma un colpo al cerchio e uno alla botte.

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