giovedì 23 giugno 2011

Un Paese in stato confusionale.

Che le intercettazioni costino un miliardo di euro lo ha precisato il ministro Alfano, e in periodo di crisi dura forse sarebbe utile studiare qualche risparmio in proposito. Che la privacy andrebbe rispettata anche dai giornalisti lo ha affermato il garante che nel contempo ci ha confermato come il telefonino che portiamo in tasca ci trasformi in tanti Pollicini che si lasciano dietro tracce dei propri spostamenti, forse è un invito a farne un minore uso e ha lasciarlo più spesso a casa. Che i rifiuti di Napoli sarebbero rapidamente aumentati fino a far esplodere la rabbia dei partenopei l’aveva previsto il giornalista Feltri commentando la super elezione di De Magistris a sindaco. Che la maggioranza avrebbe retto grazie all’assenza di una opposizione credibile, sembra non interessare soprattutto al Pd e a Bersani. Eppure molti media, dal Corriere a Repubblica dal Tg3 al Tg7 si occupano soprattutto dei gossip intercettati e delle beghe dalla Lega, vere o fantastiche, speranzosi che questa affossi il Cavaliere…già, e con lui anche il federalismo. Il quadruccio di un paese in stato confusionale.

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