Vedere un comico come Benigni precipitare
talmente in basso per mancanze di idee, costretto a aggrapparsi per l’ennesima
volata anche volgarmente a un Silvio alla deriva già per conto suo, non può
che rattristare. Bisogna riconoscere che, probabilmente inconsciamente, Benigni
ha tracciato perfettamente la mediocrità
del livello nel quale è precipitato il paese sotto tutti i punti di vista. Politici, imprenditori, commercianti,
cittadini, sindacalisti, registi, attori appaiono tutti quanti, come i comici, incapaci di
rinnovarsi e ripetono con un’insistenza mortale i vecchissimi repertori.
martedì 18 dicembre 2012
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