Silvio Berlusconi evidentemente
per la posizione rilevante che occupa nella politica, nell’industria, nella
finanza non ha molte opportunità per ascoltare personalmente la gente comune, che
poi rappresentano la strarande maggioranza degli elettori. Circondato dalle sue
“amazzoni” e da un pur sempre nutrito numero di personaggi sempre pronti a
riconoscere, senza se e senza ma, il suo ruolo di leader ha rare opportunità
per ascoltare il parere di chi nutre qualche perplessità per il suo agire. Se
avesse l’occasione, che hanno invece tutti gli altri mortali, di sentire cosa
pesano quelli che fino a qualche mese fa votavano per il Pdl avrebbe parecchie
sorprese. Il giudizio più venduto è che ormai le sua scelta politica è “muoia
Sansone e tutti i filistei”, il Cavaliere deluso e incavolato nei panni di
Sansone mentre filistei sono praticamente tutti gli onorevoli del Pdl, fatta
eccezione per qualche “amazzone”. Non manca però chi giustifica lo stato
confusionale, con il suo tira e molla, che sta travolgendo il partito da lui
fondato aggrappandosi a situazioni di disagio psicofisiche che lo assillano. Dopo
tutto chi non sarebbe depresso dopo aver perso in poco tempo un incredibile
patrimoni di voti? C’è chi dice e pensa ben di peggio mentre si guarda attorno
sbalordito per individuare per chi votare alle prossime elezioni. Renzi, il
predestinato. Insomma ad ascoltare pare di capire che o dentro o fuori dopo
tutto anche per il “Berlusca” nazionale sarebbe una buona scelta accolta con
sollievo da qualche milione di italiani..
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