domenica 2 dicembre 2012

O dentro o fuori. Cavaliere ormai lo chiedono in molti

Silvio Berlusconi evidentemente per la posizione rilevante che occupa nella politica, nell’industria, nella finanza non ha molte opportunità per ascoltare personalmente la gente comune, che poi rappresentano la strarande maggioranza degli elettori. Circondato dalle sue “amazzoni” e da un pur sempre nutrito numero di personaggi sempre pronti a riconoscere, senza se e senza ma, il suo ruolo di leader ha rare opportunità per ascoltare il parere di chi nutre qualche perplessità per il suo agire. Se avesse l’occasione, che hanno invece tutti gli altri mortali, di sentire cosa pesano quelli che fino a qualche mese fa votavano per il Pdl avrebbe parecchie sorprese. Il giudizio più venduto è che ormai le sua scelta politica è “muoia Sansone e tutti i filistei”, il Cavaliere deluso e incavolato nei panni di Sansone mentre filistei sono praticamente tutti gli onorevoli del Pdl, fatta eccezione per qualche “amazzone”. Non manca però chi giustifica lo stato confusionale, con il suo tira e molla, che sta travolgendo il partito da lui fondato aggrappandosi a situazioni di disagio psicofisiche che lo assillano. Dopo tutto chi non sarebbe depresso dopo aver perso in poco tempo un incredibile patrimoni di voti? C’è chi dice e pensa ben di peggio mentre si guarda attorno sbalordito per individuare per chi votare alle prossime elezioni. Renzi, il predestinato. Insomma ad ascoltare pare di capire che o dentro o fuori dopo tutto anche per il “Berlusca” nazionale sarebbe una buona scelta accolta con sollievo da qualche milione di italiani..              

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