lunedì 6 ottobre 2008

Razzisti,campanilisti, o solo imbecilli?

Razzisti. Campanilisti. Imbecilli. E’ quello che un po’ tutti stanno chiedendosi dopo i recenti atti di violenza che hanno visto come vittime preferite soprattutto immigrati, ma anche italiani più o meno colorati. Che gli abitanti del “bel paese” abbiano un attaccamento esasperato al proprio “campanile” fino a fargli detestare chi risiede nella cittadina confinate è un fenomeno vecchio di un millennio e forse più. Basta vedere cosa succede prima, durante e dopo certe partite di calcio di A, B, C e Promozione. Che esistano atteggiamenti che sconfinano nel razzismo culturale tra regione e regione o nord e sud è sufficiente ricordare come furono malamente accolti i meridionali in Piemonte all’inizio degli anni 50’. Quindi è del tutto ovvio che un immigrato sia vista sovente con diffidenza solo perché parla a stento l’italiano, ha un colore diverso della pelle o magari conserva solo usi e costumi sconosciuti. Che giovani confusi, ignoranti, incapaci d’immaginare un proprio futuro, o solo annoiati non trovino altra soluzione al proprio disagio che inzuppare la propria rabbia imbecille in tutto questo è evidente, ma purtroppo riguarda soprattutto i nativi anche di specie e colore diverso. Non se ne faccia un dramma maggiore di quello che è, succede in tutti i Continenti ed a ogni latitudine. Semmai si provi a spendere un po’ di buona volontà per affrontare un fenomeno con il quale si dovrà convivere per parecchio tempo.

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