Il Cavaliere lo scorso autunno passò
la mano, senza aver subito alcuna sfiducia da parte del Parlamento, al tecnico
Mario Monti fortemente sponsorizzato da Napolitano, dal Pd e dall’Udc e dai media. I quotidiani nazionali e la gran
parte della politica accolse la notizia con inni gioiosi, a loro dire i prof
avrebbero salvato l’Italia dal baratro che l’avrebbe portata a far la fine
della Grecia. E in affetti per qualche breve tempo parve che avessero ragione.
Purtroppo non è così. Dopo sei mesi di Governo tecnico sostenuto da una
maggioranza bulgara che ha approvato senza fiatare qualunque legge passata a
colpi di fiducia, i risultati sono tutt’altro che confortanti. Lo spread torna
salire vertiginosamente, le borse crollano un giorno si e l’altro pure, le
aziende chiudono, gli imprenditori e i lavoratori si suicidano, la
disoccupazione aumenta, crollano i consumi, la recessione economica dilaga, le
entrate per lo Stato calano, la produzione cala, il paese è disorientato e la
fiducia in Monti cala settimana dopo settimana. Speriamo che noi ce la caviamo
come assicura Napolitano, ma a ben vedere andando avanti così non ci resterà che sperare che il cielo non ci cada sulla
testa.
martedì 15 maggio 2012
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