giovedì 12 luglio 2007

E giù botte.

Il “signor sottile” ha preso una cantonata che tanto sottile non è apparsa quasi a nessuno. Picchiar le donne non può essere liquidato come un semplice vizio siculo pakistano. In realtà si tratta della sopraffazione attraverso pugni e schiaffi, ma non solo, di chi non ha argomenti ma è più forte, sul più debole che oltretutto magari vanta un sacco di ragioni a proprio favore. Il ministro Amato se ne faccia una ragione, succede troppo sovente a tutte le latitudine, in tutto il mondo, tutti i giorni. A farne le spese sono ovviamente soprattutto le donne e i bambini, strutturalmente meno forti, ma non solo. L’usanza è praticata particolarmente nelle comunità agricole molto arretrate ma può presentarsi anche nei quartieri più scic di Parigi, Londra, New York, tutte città piuttosto lontane tanto dalla Sicilia che dal Pakistan. Non sono certi film, ormai antichi di quando in Italia si sapeva fare cinema, bellissimi ma particolarmente grotteschi che possono giustificare l’orrenda gaffe. Liquidiamola come una battutaccia di pessimo gusto che un ministro della Repubblica doveva saper evitare.

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