sabato 26 maggio 2007

Requiem per i politici

Chi ha scritto lo spartito del “Requiem per i politici” che i media nazionali, da destra a sinistra, stanno suonando con insistente enfasi? Un grande vecchio o un giovane apprendista stregone? Forse è solo un caso ma come nel ’92 due tra i primi violini maggiormente in evidenza anche questa volta sono Mieli e Feltri. Il primo preoccupato di fornire la giusta ribalta a Montezemolo e il secondo impegnato a sponsorizzare la Brambilla. Un miliardario presidente della Confindustria e una benestante che sta più che bene, presidente dei giovani di Confcommercio. Oh capperi! Questa sì, che è una curiosa coincidenza. A dare ascolto a quel che si legge e si sente, sembrerebbe che qualcuno amerebbe mandare a casa, con ignominia e senza pensione, tutti i politici di professione per mettere al loro posto banchieri, speculatori, manager, amministratori e imbonitori purché straricchi ed intenzionati ad esserlo sempre di più. No buono! Avanti così e la democrazia in questa Paese rischia di lasciarci le poche penne che gli erano rimaste dopo la spiumata del ’93.

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