lunedì 21 gennaio 2008

Un Paese allo sbando e nessuno protesta.

Non è un gran momento per questo Paese. Ci sono sindaci e presidenti di regione che si dichiarano del tutto estranei ai disastri che si succedono nei loro territori provocati dalla malaamministrazione, che proprio loro dovrebbero impedire e combattere. Ci sono leader locali di partito che festeggiano con spumante e cannoli, quasi fosse un’assoluzione, la propria condanna a cinque anni. Ci sono ministri che neppure di fronte all’evidente malgoverno del ministero che guidano non battono ciglio e si autoassolvono mentre altri finiti sotto inchiesta di dichiarano innocenti, perseguitati da magistrati e colleghi invidiosi. Ci sono magistrati che preferiscono preoccuparsi di chi raccomanda per passione una “frittola” invece che della evidente connessioni tra malavita, amministrazione pubblica e politica che hanno ridotto un’intera regione al rango di fogna a cielo aperto. C’è poi un premier che anziché dare spiegazioni degli evidenti guai provocati dal suo governo si attarda a raccontarne delle fantasiose meraviglie. Così non va! Non è difficile prevedere che l’indignazione e la protesta si farà sentire ben presto forte e chiara.

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